AGI) - Milano, 13 apr. - Bufera sulla sanita' lombarda. Fondi neri per 56 milioni di euro hanno portato all'arresto di cinque persone, tra cui l'ex assessore regionale alla sanita', Antonio Simone. Lo scandalo ruota attorno alla fondazione Maugeri che gestisce alcune cliniche nella regione. L'ordinanza di custodia cautelare e' stata firmata dal Gip di Milano, Vincenzo Tutinelli. Oltre all'ex assessore regionale alla sanita', il provvedimento del Gip riguarda il direttore amministrativo della fondazione Maugeri, Costantino Passerino, il consulente Gianfranco Mozzali, il commercialista Claudio Massimo e Pierangelo Dacco'. L'inchiesta nasce proprio dall'analisi dei documenti sequestrati a quest'ultimo, gia' in carcere nell'ambito dell'inchiesta sul San Raffaele.
Disposti i domiciliari per Umberto Maugeri, presidente dell'omonima fondazione: formalmente irreperibile, si trova probabilmente all'estero. Le accuse per tutti sono associazione a delinquere, aggravata dal carattere transnazionale e finalizzata al riciclaggio, appropriazione indebita pluriaggravata, frode fiscale ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. I reati sarebbero stati commessi dal 2004 al 2011. Sulla base delle ricostruzioni contabili effettuate dalle sezione di polizia giudiziaria della Procura tra i conti di Madeira, Malta, Lussemburgo, Svizzera, Austria e Stati Uniti, i pm Laura Pedio, Antonio Pastore, Luigi Orsi e Gaetano Ruta contestano a tutti gli arrestati l'associazione a delinquere, a Simone anche il riciclaggio, a Dacco' l'appropriazione indebita e l'intestazione fittizia di beni. Le operazioni attraverso cui sono stati distratti i 56 milioni di euro sarebbero state effettuate a Vienna, Lugano, Milano. (AGI) .