Il titolare della Salute per bocciare il cibo spazzatura propone un rincaro sulle bevande zuccherate: "Le risorse saranno finalizzate alla promozione di corretti stili di vita"
07:46 - Una tassa di tre centesimi su ogni bottiglietta di aranciata, gassosa o altre bevande gassate e zuccherate da 33 cl. E'l'ipotesi annunciata dal ministro della Salute Renato Balduzzi per ostacolare il consumo del cosiddetto junk food, ovvero il cibo spazzatura. Le risorse, spiega il ministro, sarebbero "finalizzate alla promozione di corretti stili di vita". Ma produttori e consumatori non ci stanno.
Secondo Balduzzi un prelievo di 3 centesimi "non crea problemi né ai consumatori né ai produttori" e manda "un segnale all'opinione pubblica di attenzione per un problema sottovalutato dalle famiglie, visto che metà dei nostri ragazzi consuma troppe bevande gassate e zuccherate".
E invece ecco le barricate. Per i produttori "una tassa che colpisce esclusivamente le bevande analcoliche gassate è immotivata, discriminatoria e pertanto inaccettabile". Secondo Assobibe, associazione dei produttori di bevande analcoliche, in Italia i consumi di tali bevande sono stagnanti da circa dieci anni e di molto sotto la media Ue. Quindi è una proposta inutile.
Anche Fipe-Confcommercio frena: "Mettere una nuova tassa, sia pure di pochi centesimi, per disincentivare il consumo di bevande analcoliche gassate considerate dannose per la salute non porterà a nulla di fatto", sostiene il presidente Lino Stoppani.
Bocciata senza appello anche dal Codacons. "Si tratta di una tassa ipocrita - spiega il presidente Carlo Rienzi - Con la scusa della corretta alimentazione e dello scopo sanitario, il Governo vuole mettere le mani nelle tasche dei cittadini, aumentando il costo delle bibite gassate".
Mentre dalla Coldiretti, oltre alla bocciatura, arriva anche una proposta alternativa: "Per migliorare concretamente la qualità dell'alimentazione nelle giovani generazioni occorre aumentare la quantità di frutta nelle bibite che oggi per legge contengono appena il 12 per cento di vero succo".
Balduzzi a Tgcom24: "E' un messaggio importante"
"È un’ipotesi che già da tempo era nota perché appartiene alla trattativa con le regioni per il prossimo patto sulla salute. Così a Tgcom24 il Ministro della Salute Renato Balduzzi sulla tassa di 3 centesimi sulle bevande gassate. "Ha l’obiettivo di promuovere migliori stili di vita alimentari e nello stesso tempo liberare risorse per favorire in tempi di ristrettezza economica campagne di prevenzione e altre iniziative in materia sanitaria. È un modo per lanciare un messaggio la sua portata è molto limitate e riguarda le bevande gassate e dolcificate analcoliche. Ci rivolgiamo soprattutto alle fasce giovanili che sono i maggior consumatori di queste bevande. Nella discussione per il patto per la salute c’è l’ipotesi di un intervento sui superalcolici. "Questa però - spiega il ministro - è un’ipotesi che deve essere messa a punto l’importante è dare un segnale".
07:46 - Una tassa di tre centesimi su ogni bottiglietta di aranciata, gassosa o altre bevande gassate e zuccherate da 33 cl. E'l'ipotesi annunciata dal ministro della Salute Renato Balduzzi per ostacolare il consumo del cosiddetto junk food, ovvero il cibo spazzatura. Le risorse, spiega il ministro, sarebbero "finalizzate alla promozione di corretti stili di vita". Ma produttori e consumatori non ci stanno.
Secondo Balduzzi un prelievo di 3 centesimi "non crea problemi né ai consumatori né ai produttori" e manda "un segnale all'opinione pubblica di attenzione per un problema sottovalutato dalle famiglie, visto che metà dei nostri ragazzi consuma troppe bevande gassate e zuccherate".
E invece ecco le barricate. Per i produttori "una tassa che colpisce esclusivamente le bevande analcoliche gassate è immotivata, discriminatoria e pertanto inaccettabile". Secondo Assobibe, associazione dei produttori di bevande analcoliche, in Italia i consumi di tali bevande sono stagnanti da circa dieci anni e di molto sotto la media Ue. Quindi è una proposta inutile.
Anche Fipe-Confcommercio frena: "Mettere una nuova tassa, sia pure di pochi centesimi, per disincentivare il consumo di bevande analcoliche gassate considerate dannose per la salute non porterà a nulla di fatto", sostiene il presidente Lino Stoppani.
Bocciata senza appello anche dal Codacons. "Si tratta di una tassa ipocrita - spiega il presidente Carlo Rienzi - Con la scusa della corretta alimentazione e dello scopo sanitario, il Governo vuole mettere le mani nelle tasche dei cittadini, aumentando il costo delle bibite gassate".
Mentre dalla Coldiretti, oltre alla bocciatura, arriva anche una proposta alternativa: "Per migliorare concretamente la qualità dell'alimentazione nelle giovani generazioni occorre aumentare la quantità di frutta nelle bibite che oggi per legge contengono appena il 12 per cento di vero succo".
Balduzzi a Tgcom24: "E' un messaggio importante"
"È un’ipotesi che già da tempo era nota perché appartiene alla trattativa con le regioni per il prossimo patto sulla salute. Così a Tgcom24 il Ministro della Salute Renato Balduzzi sulla tassa di 3 centesimi sulle bevande gassate. "Ha l’obiettivo di promuovere migliori stili di vita alimentari e nello stesso tempo liberare risorse per favorire in tempi di ristrettezza economica campagne di prevenzione e altre iniziative in materia sanitaria. È un modo per lanciare un messaggio la sua portata è molto limitate e riguarda le bevande gassate e dolcificate analcoliche. Ci rivolgiamo soprattutto alle fasce giovanili che sono i maggior consumatori di queste bevande. Nella discussione per il patto per la salute c’è l’ipotesi di un intervento sui superalcolici. "Questa però - spiega il ministro - è un’ipotesi che deve essere messa a punto l’importante è dare un segnale".