Quell’offesa sulle sue capacità di informatico non gli era andata giù. Così come quell’accusa sul cattivo funzionamento di quel computer portatile che lui aveva assemblato. Ci sarebbero «futili motivi», come sostengono gli inquirenti, dietro l’omicidio di Antonio Caroppa, 42 anni, fabbro, di Paderno d’Adda, nel Lecchese, che voleva acquistare un nuovo pc da quel tecnico comasco che si è trasformato in assassino e lo ha freddato nel garage di casa con un colpo di pistola.
Una prima divergenza di opinione fra i due era divampata alcuni giorni fa, ma la discussione era finita lì. Invece ieri sera, dopo le 23, l’informatico, 45 anni, accompagnato da una cugina, 53 anni, residente in un comune della provincia di Lecco, si è presentato a casa di Caroppa. Ha suonato il campanello, con una banale scusa ha convinto l’uomo a scendere nei box sottostanti il complesso residenziale, in cui la vittima viveva con la moglie e la figlia di 5 anni, per un ulteriore chiarimento.
Che cosa poi sia successo non è ancora stato ricostruito nei dettagli dagli inquirenti, ma di certo si sa soltanto che il tecnico ha fatto fuoco, gli ha sparato a bruciapelo alla gola. A lanciare l’allarme è stata la moglie di Caroppa. La fuga della coppia di killer però è durata poche ore: grazie a una serie di testimonianza dei vicini di casa che hanno visto un’auto allontanarsi nel buio, i carabinieri sono risalite ai due assassini, che sono stati fermati nella notte. Dopo un lungo interrogatorio, con parziali ammissioni, entrambi sono stati arrestati con l’accusa di omicidio aggravato in concorso.
Che cosa poi sia successo non è ancora stato ricostruito nei dettagli dagli inquirenti, ma di certo si sa soltanto che il tecnico ha fatto fuoco, gli ha sparato a bruciapelo alla gola. A lanciare l’allarme è stata la moglie di Caroppa. La fuga della coppia di killer però è durata poche ore: grazie a una serie di testimonianza dei vicini di casa che hanno visto un’auto allontanarsi nel buio, i carabinieri sono risalite ai due assassini, che sono stati fermati nella notte. Dopo un lungo interrogatorio, con parziali ammissioni, entrambi sono stati arrestati con l’accusa di omicidio aggravato in concorso.