Alta un metro e sette centimetri, diciassette anni, pesa solo dieci chili. È la storia di Darlene Armstrong, una ragazzina disabile di Chicago che non veniva nutrita dalla madre perchè la donna se ne dimenticava.
I servizi sociali hanno trovato la ragazza in queste condizioni nel marzo scorso e immediatamente l'hanno trasferita all'ospedale Comer Children di Chicago.
La madre, Rosetta Harris di cinquanta anni, è stata condannata a 18 mesi di libertà vigilata con l'obbligo di seguire corsi di genitorialità.
Le autorità hanno avviato anche un'inchiesta per il presunto ritardo dell'intervento dei servizi sociali che ha scatenato ampie polemiche negli Stati Uniti.
Il Department of Children and family services dell'Illinois aveva ricevuto le prime segnalazioni già nel novembre del 2011. In molti avevano chiamato il dipartimento per avvisarlo delle condizioni di malnutrizioni della ragazza che non vedeva un dottore da molto tempo. Secondo la pèrocedura, in questi casi, un assistente sociale sarebbe dovuto andare a controllare entro 24 ore chiedendo di vedere la giovane e ripresentandosi tutti i giorni successivi fino a che non sarebbero riusciti a incontrarla.
Il Chicago Tribune scrive che i servizi sociali sono andati a casa di Rosetta per tre volte senza riuscire a rendersi conto delle reali condizioni di Darlene. Solo il 14 marzo, durante la quarta visita, gli assistenti sociali sono riusciti a vedere la ragazza e hanno subito allertato la polizia.
Il responsabile del Dipartimento dei servizi per l'infanzia e le famiglie dell'Illinois, Kendall Marlowe, ha ammesso l'errore: "Per il Dipartimento si tratta di un fallimento nella supervisione e nella gestione". Il Chicago Tribune fa inoltre notare che la storia di Darlene era già stata segnalata nel 1996.
La madre, Rosetta Harris di cinquanta anni, è stata condannata a 18 mesi di libertà vigilata con l'obbligo di seguire corsi di genitorialità.
Le autorità hanno avviato anche un'inchiesta per il presunto ritardo dell'intervento dei servizi sociali che ha scatenato ampie polemiche negli Stati Uniti.
Il Department of Children and family services dell'Illinois aveva ricevuto le prime segnalazioni già nel novembre del 2011. In molti avevano chiamato il dipartimento per avvisarlo delle condizioni di malnutrizioni della ragazza che non vedeva un dottore da molto tempo. Secondo la pèrocedura, in questi casi, un assistente sociale sarebbe dovuto andare a controllare entro 24 ore chiedendo di vedere la giovane e ripresentandosi tutti i giorni successivi fino a che non sarebbero riusciti a incontrarla.
Il Chicago Tribune scrive che i servizi sociali sono andati a casa di Rosetta per tre volte senza riuscire a rendersi conto delle reali condizioni di Darlene. Solo il 14 marzo, durante la quarta visita, gli assistenti sociali sono riusciti a vedere la ragazza e hanno subito allertato la polizia.
Il responsabile del Dipartimento dei servizi per l'infanzia e le famiglie dell'Illinois, Kendall Marlowe, ha ammesso l'errore: "Per il Dipartimento si tratta di un fallimento nella supervisione e nella gestione". Il Chicago Tribune fa inoltre notare che la storia di Darlene era già stata segnalata nel 1996.