Le società d'accordo. Raiola vola in Svezia per avere il sì di Zlatan
MILANO - Ribaltone Milan. Dopo aver rifiutato il mese scorso l'offerta del Psg di 46 milioni di euro per Thiago Silva, i rossoneri hanno accettato ieri una nuova mega-proposta presentata dal club francese dello sceicco Al Thani: 65 milioni per la coppia di campioni formata dal difensore brasiliano e da Ibrahimovic. Ora manca solo il sì definitivo del centravanti svedese al trasferimento nella Ville Lumière: proprio in queste ore sta riflettendo sui termini della proposta (12 milioni più tre di bonus) a Stoccolma con Mino Raiola e l'avvocato Rigo. Una autentica rivoluzione rossonera è in vista. Ma come si è arrivati a questo punto?
L'offensiva del Psg Nonostante il recente rinnovo e adeguamento del contratto di Thiago Silva, il club rappresentato da Leonardo nelle trattative di mercato non si è rassegnato. E ha continuato nella sua opera di corteggiamento nei confronti del giocatore milanista. Il Milan, preoccupato più di cedere Ibrahimovic (per lo stipendio fuori budget e i comportamenti sopra le righe) che non il difensore sudamericano, ha replicato ai francesi: «Se volete Thiago, allora comprate anche Zlatan». Che per inciso non era la prima scelta di Ancelotti per l'attacco: Carletto avrebbe voluto un giocatore più giovane e di prospettiva, meno ingombrante nello spogliatoio e con l'ingaggio meno robusto.
Vertice con Raiola Ieri l'agente dell'attaccante è stato convocato in sede da Adriano Galliani che lo ha posto davanti a un bivio: ha prospettato al procuratore di Zlatan la possibilità di un trasferimento nella Ligue 1 (destinazione che il giocatore non considera di primo livello) o la permanenza a Milano con la prospettiva della spalmatura del (faraonico) ingaggio. Ovvio perciò che la vecchia volpe Raiola, al culmine di 4 ore di colloquio interrotte solo da piatti di sushi, abbia puntato sulla prima opzione. Uscito alle 15.30 dalla sede rossonera a bordo di una macchina del Milan, è stato condotto a Linate da cui con un volo privato ha raggiunto la Svezia. In compagnia dell'avvocato Rigo ha sottoposto a Ibra i termini della proposta del Psg e sta provando a convincere il giocatore ad accettare l'offerta di Leonardo.
Prospettive Milan In serata Adriano Galliani si è invece recato a Milanello per cenare con Massimiliano Allegri e la squadra. Nel pomeriggio aveva parlato con il presidente Berlusconi per sottoporgli i numeri della ricca offerta parigina: dei 65 milioni 45 sono per il cartellino di Thiago Silva e 20 per quello di Ibrahimovic. I rossoneri risparmierebbero 48 milioni di euro lordi per lo stipendio di due anni dello svedese e 60 lordi per l'ingaggio di 5 stagioni del difensore. Il sacrificio dei suoi top player era già stato ventilato lunedì nel giorno del raduno a Milanello da Adriano Galliani che, mentre i tifosi gli chiedevano l'acquisto di un campione, lanciava il grido d'allarme. «Le aziende degli azionisti non realizzano più gli stessi utili di qualche anno fa. E siccome al momento non è previsto l'ingresso di nuovi soci, occorre arrivare al pareggio di bilancio per poter ripartire». Ecco perché si sta pensando di cedere i due gioielli della rosa.
Ottimismo francese «Tutto è possibile» ha laconicamente commentato ieri pomeriggio Leonardo, moderatamente fiducioso di riuscire a concludere lo storico doppio colpo che catapulterebbe di diritto il Psg fra le grandi d'Europa.
Nuovi acquisti Se si realizzasse la dismissione del terzo millennio (in Svezia ci credono visto che la rete svedese TV4 ha acquistato i diritti della Ligue 1), parte dei proventi incassati verrebbe investita per rafforzare la squadra. In attacco si darebbe la caccia a uno fra Tevez, il vecchio amore mai dimenticato, Edin Dzeko del Manchester City o Robin Van Persie. In difesa (premesso che in questo momento il Milan può tesserare un solo extra-comunitario) si punterebbe su Dedé, Rolando del Porto o Davide Astori del Cagliari, il giocatore che ha appena rifiutato l'offerta dello Spartak Mosca. Curiosità a margine: ieri pomeriggio Antonio Giraudo e Fabio Capello hanno fatto visita a Palazzo Grazioli a Silvio Berlusconi. «Non per motivi calcistici» fanno sapere dall'entourage dell'ex tecnico rossonero. Per la rivoluzione, basterebbero gli addii di Ibra e Thiago.