Nessuno ci ha mai raccontato come i dinosauri si accoppiassero. Come si riproducevano ad esempio i brachiosauri, bestioni alti circa 12 metri e pesanti più di 30 tonnellate? Semplice, strofinando un tipo di apparato riproduttivo che contraddistingue rettili e uccelli: la cloaca.
E' questa la teoria più accreditata che circola sul web attraverso video simulazioni e gallery di immagini che ricostruiscono gli accoppiamenti di più di 200 milioni di anni fa. Lo ribadisce anche il dottor Gregory M. Erickson, biologo evoluzionista della Florida State University, recentemente intervistato dall'Huffington Post: "Non credo ci siano molti dubbi al riguardo: i dinosauri strofinavano i propri organi nella stessa posizione utilizzata dai cani per riprodursi".
Il tutto accadeva, stando agli esperti, con estrema velocità. E la maggior parte degli studiosi è convinta che succedesse in acqua: un elemento essenziale per permettere alla femmina di sostenere la stazza degli esemplari maschi. L'argomento, comunque, resta un interessante oggetto di studio. La difficoltà nello stabilire la presenza o meno del pene nei dinosauri – e quindi le modalità di accoppiamento della specie – risiede infatti nella mancanza di prove oggettive fornite dai fossili rinvenuti: sono tutti orfani degli organi sessuali
Il tutto accadeva, stando agli esperti, con estrema velocità. E la maggior parte degli studiosi è convinta che succedesse in acqua: un elemento essenziale per permettere alla femmina di sostenere la stazza degli esemplari maschi. L'argomento, comunque, resta un interessante oggetto di studio. La difficoltà nello stabilire la presenza o meno del pene nei dinosauri – e quindi le modalità di accoppiamento della specie – risiede infatti nella mancanza di prove oggettive fornite dai fossili rinvenuti: sono tutti orfani degli organi sessuali