La Calcio Lecco, squadra che galleggia tra il campionato di Lega Pro 2 e la serie D (è retrocessa ma potrebbe essere ripescata) è quotata in Borsa, nientemeno che a Wall Street, New York. E’ un primato, visto che è l’unica società calcistica mondiale quotata nel mercato azionario americano. Un miracolo finanziario? Più semplicemente il Lecco è stato acquistato dall’imprenditore italo-americano Joseph Cala, personaggio non nuovo a operazioni del genere e che ha suscitato più di qualche perplessità oltre che parecchi mal di testa ai tifosi del Portsmouth in Inghilterra e della ex Salernitana in Italia. Originario di San Cataldo, Lecce (non confondiamoci) si è assicurato il 79% del Lecco che, entrato nella sua orbita, automaticamente è entrato nel listino borsistico con la targa della holding Cala
Alla Salerno Calcio, il suo passaggio è durato lo spazio di un attimo. Presidente per 11 giorni, aveva fatto in tempo a promettere investimenti per 40 milioni di euro. Poi si è volatilizzato. Quando ha preso contatti con il Portsmouth, radio tifosi oscillava nei giudizi: “pipe-dreamer” (un illuso velleitario) alla Sulaiman Al-Fahim, uno che non pagava gli stipendi come Ali Al-Faraj, un potenziale criminale come Vladimir Antonov. Tre maledizioni c0ncentrate su un solo presidente. D’altra parte, almeno per le illusioni che ammanisce e da cui lui stesso è irretito, come non menzionare il suo sogno del cassetto, il suo asso nella manica nel business più acrobatico: una società di costruzione di alberghi sottomarini, completi di tutto, resort sott’acqua con tanto di casinò e spa incorporati