Chi è Jeremy McGrath?! Jeremy è quell’amico mio… quel pilota formidabile, uno dei più rinomati campioni statunitensi di Motocross e Supercross a livello professionistico. In realtà McGrath è stato prevalentemente un centauro e solo dopo il suo ritiro dalle scene nel 2006 si è dedicato alle quattro ruote motrici, ed è per questo che il suo nome troneggia nel titolo di questo gioco basato su competizioni di possenti veicoli fuoristrada. Per questo e, forse, anche perché come testimonial gli è stata data la possibilità di arrotondare un po’ il suo stipendio di pilota sostanzialmente in pensione. Ma questo Offroad, partorito dalle capaci mani di 2XL Games, quanta gloria porterà al nostro campione?
ALTA DEFINIZIONE A BASSO COSTO
In realtà è doveroso partire dal presupposto che stiamo analizzando un titolo pensato per il Digital Delivery, il quale sfrutta unicamente gli Store di Microsoft e Sony. Jeremy McGrath’s Offroad è dunque un titolo low budget, un racing essenziale e spartano incentrato su gare con potenti truck e buggy, che promette il miracoloso supporto per il rendering nativo in 1080p e una velocità di aggiornamento dello schermo inchiodata ai 60fps.
Oltretutto, riflettendoci, siamo di fronte al ritorno della serie su una console Sony dopo più di dieci anni di assenza! E sì, sembra incredibile, ma Dead or Alive 2 fu l’ultimo titolo ad approdare su PlayStation 2 nel lontanissimo Dicembre del 2000. Quasi 12 anni di esclusive Microsoft, fra cui l’ancora inarrivabile DoA Ultimate e DoA3, per la prima Xbox, e il sopracitato DoA4 per 360 la dicono lunga su quella che fu la politica di Itagaki, sempre attento a sfruttare quello che per lui era l’hardware più potente del momento. Una scelta che, evidentemente, il nuovo Team Ninja non si è sentito di continuare a condividere, sviluppando Dead or Alive 5 anche per PlayStation 3. Ed è proprio questa la versione che abbiamo avuto modo di provare, aguzzando subito lo sguardo per valutare il gap grafico rispetto all’ultimo quarto episodio. Ci aspettavamo di assistere quantomeno ad un filmato introduttivo, magari realizzato con il rinnovato motore di gioco, ma la versione provata era decisamente basilare e ci siamo dovuti “accontentare” di gettarci subito nell’azione. Appena premuto il tasto Start, siamo stati accolti da una prima schermata di selezione dello stile di gioco, che ci ha messo di fronte a due opzioni ben distinte: Casual, tarata per chi volesse godersi l’esperienza senza troppo impegno, e Professional, studiata per gli hardcore gamer in cerca di sfida. Le due differenti modalità si distinguono anche per impostazioni diverse relative alla telecamera, rispettivamente più o meno dinamica, e agli effetti grafici degli impatti, attivati o disattivati.
ALTA DEFINIZIONE A BASSO COSTO
In realtà è doveroso partire dal presupposto che stiamo analizzando un titolo pensato per il Digital Delivery, il quale sfrutta unicamente gli Store di Microsoft e Sony. Jeremy McGrath’s Offroad è dunque un titolo low budget, un racing essenziale e spartano incentrato su gare con potenti truck e buggy, che promette il miracoloso supporto per il rendering nativo in 1080p e una velocità di aggiornamento dello schermo inchiodata ai 60fps.