A Londra 2012 il Lancio del peso maschile dà il via – dalle 11:00 alle 11:48, con le qualificazioni dei Gruppi A e B all’Olympic Stadium – alle gare di Atletica leggera, la regina delle discipline olimpiche.
Giustamente, Google dedica il suo Doodle del 3 agosto 2012 proprio al lancio del peso (o getto del peso), disciplina olimpica dal 1896 per gli uomini e dal 1948 per le donne. Nel logo, un lanciatore di proporzioni mastodontiche si appresta al tiro occupando, con la sua stazza e con l’arco formato dal braccio che regge l’attrezzo (una sfera
di ferro o di ottone, di peso compreso fra 7,265 kg e 7,285 kg e di diametro compreso fra gli 11 e i 13 centimetri, per gli uomini), tutta la G di Google. Il lanciatore si appresta al tiro (probabilmente con la tecnica di traslazione Parry O’Brien, un po’ vetusta, a dire il vero, e ampiamente sostituita da quella rotatoria proposta dal russo Aleksandr Baryšnikov negli anni settanta) verso il settore di caduta. Due giudici di gara attendono l’esito del lancio, in piedi, accanto alla l di Google.
Oltre a quella per il lancio del peso (nessun azzurro, fra gli uomini), in palio, nello stadio Olimpico di Londra, ci saranno ben 59 altre medaglie che daranno una scossa notevole al medagliere olimpico (e purtroppo le speranze azzurre non sono moltissime, diciamocela tutta).
di ferro o di ottone, di peso compreso fra 7,265 kg e 7,285 kg e di diametro compreso fra gli 11 e i 13 centimetri, per gli uomini), tutta la G di Google. Il lanciatore si appresta al tiro (probabilmente con la tecnica di traslazione Parry O’Brien, un po’ vetusta, a dire il vero, e ampiamente sostituita da quella rotatoria proposta dal russo Aleksandr Baryšnikov negli anni settanta) verso il settore di caduta. Due giudici di gara attendono l’esito del lancio, in piedi, accanto alla l di Google.
Oltre a quella per il lancio del peso (nessun azzurro, fra gli uomini), in palio, nello stadio Olimpico di Londra, ci saranno ben 59 altre medaglie che daranno una scossa notevole al medagliere olimpico (e purtroppo le speranze azzurre non sono moltissime, diciamocela tutta).