PRIVACY e social network, due mondi spesso in conflitto. Migliaia di contenuti, anche personali, che possono essere visualizzati anche da chi non rientra nella propria lista di contatti. E dopo Youtube 1, anche Facebook darà vita a una funzionalità che permetterà di criptare il volto delle persone che compaiono in video e foto. L’utility, Social Protection, sarà diffusa da McAfee alla fine di agosto: sarà possibile controllare chi può vedere le foto sulla propria pagina e impedire a chiunque di scaricarle e condividerle in altri luoghi del web.
Non solo: sarà impedito anche realizzare un semplice screen shot della foto. E, attreverso un software in grado di riconoscere i tratti del volto, apparirà una notifica ogni qual volta una propria foto sarà postata su altre pagine del social network. Il plug-in realizzato da McAfee sarà inizialmente disponibile per Internet Explorer, Firefox e Chrome su Pc alla fine di agosto. Poi si passerà a realizzare la versione per Mac e per chi utilizza dispositivi dotati di sistema operativo Android. La copertura per tutti i browser e sistemi operativi dovrebbe essere pronta entro la fine dell’anno.
Come funziona l’oscuramento? Social Protection è un software che consente sia la visualizzazione delle foto che il loro caricamento su una piattaforma, realizzata da Intel, che garantsce maggiore sicurezza. A questo punto le foto saranno criptate. E quindi sarà impossinbile copiarel, scaricarle, condividerle e stamparle. E chi tenterà di usare un software specifico per catturare comunque l’immagine vedrà comparire sull’immagine un rettangolo nero con il simbolo di un lucchetto. Riservatezza assoluta? No, ovviamente. Basta infatti ricorre a metodi “poco social”, come scattare una foto dello schermo con una macchina fotografica digitale. Ma Social Protection rappresenta comunque un ostacolo alla facile condivisione sul web.
Come funziona l’oscuramento? Social Protection è un software che consente sia la visualizzazione delle foto che il loro caricamento su una piattaforma, realizzata da Intel, che garantsce maggiore sicurezza. A questo punto le foto saranno criptate. E quindi sarà impossinbile copiarel, scaricarle, condividerle e stamparle. E chi tenterà di usare un software specifico per catturare comunque l’immagine vedrà comparire sull’immagine un rettangolo nero con il simbolo di un lucchetto. Riservatezza assoluta? No, ovviamente. Basta infatti ricorre a metodi “poco social”, come scattare una foto dello schermo con una macchina fotografica digitale. Ma Social Protection rappresenta comunque un ostacolo alla facile condivisione sul web.