(ASCA) - Roma, 3 gen 2014 - Class-action contro Facebook, accusata di raccogliere dati dei messaggi privati per utilizzarli a scopi commericiali, violando il diritto alla privacy degli utenti. La querela sostiene che il gigante di internet agisce in violazione della leggi della California e dell'Electronic Communications Privacy Act, la legge federale che regola la materia, ed e' stata presentata lo scorso 30 dicembre presso la Corte distrettuale del nord della California. L'azione legale e' stata avviata da due utenti di Facebook, Matthew Campbell dell'Arkansas e Michael Hurley dell'Oregon, i quali sostengono che il social-network scannerizza la corrispondenza fra gli utenti, condividendo le informazioni con le agenzie che si occupano di pubblicita' e di marketing. Grazie a questo ''target advertising'', sostengono i querelanti, Facebook avrebbe guadagnato 2,7 miliardi di dollari nel 2011. La querela e' simile a quella subita da Google, accusata di violare i dati privati contenuti nei messaggi su Gmail.