L’allenatore della Juventus è tornato a parlare dopo quattro mesi di squalifica e di lontananza dalla panchina “Mi sono mancate tutte le partite e anche voi giornalisti…”. Conte rimane della sua idea: “In questi mesi non l’ho mai cambiata; ringrazio la società che mi è stata vicinissima”
“Mi siete mancati…”. Inizia così il nuovo rapporto tra Antonio Conte e i giornalisti, dopo quattro mesi di stop. E poi parte il suo personalissimo fiume di parole…
“E’ inevitabile che quanto ti manca il terreno di gioco, il profumo dell’erba è un dolore, come quando di manca qualcosa. Lavori con la squadra in settimana, ma la partita, le sensazioni mancano, però ho dovuto affrontare questa vicenda e penso che sia stata formativa sotto tanti punti di vista. La squadra ha risposto in maniera straordinaria: i giocatori sono speciali, la società pure e forse sono speciale anche io. Le partite sono mancate tutte, ma ho la fortuna di avere uno staff che ringrazio, sia Massimo prima che Angelo dopo. Tra di noi c’è grande simbiosi e partecipazione in settimana. Io le avrei vissute indistintamente, quelle vinte e quelle perse. Dobbiamo cercare di fare gol: più che arrivare davanti al portiere e tirare… Se avessimo pareggiato questa partita, avremmo fatto ritiro a Palermo. Abbiamo avuto tante occasioni per chiuderla, lasciare punti qua sarebbe stato un delitto”.
“Sono stati quattro mesi in cui ho provato del dolore, questo è fuori dubbio – continua l’allenatore della Juve – essere fuori per i 90’ dopo che hai preparato la partita in settimana, ti manca qualcosa. Anche se se dovessi scegliere l’uno o l’altro, meglio così. E’ stata un’esperienza che mi ha formato sotto tanti punti di vista, mi ha fatto conoscere le persone, mi ha fortificato ancora di più. Di positivo non c’è niente. Noi con le ruote sgonfie (ovvero senza allenatore) siamo riusciti a stare in testa alla classifica e andare avanti in Champions come prima. Fortunatamente avevamo un anno di lavoro alle spalle, altrimenti sarebbe stata una rovina per me e la Juventus”.
La Juve e Conte sembrano una cosa sola: “In questa esperienza ho trovato persone non come mi aspettavo e invece la società, e in primis Agnelli, mi è stata fortemente al mio fianco. E poi ho la fortuna di avere al mio fianco giocatori speciali. Spesso e volentieri si è dimenticato che l Juventus è stata senza allenatore in panchina. Una macchia su di me? Io penso che tutto quello che ho da dire l’ho detto, sono stato deferito, ho pagato anche 25mila euro in più. In quattro mesi di squalifica il mio pensiero non è cambiato. Esco fortificato da un punto di vista calcistico e morale”.
EuroSport
“Mi siete mancati…”. Inizia così il nuovo rapporto tra Antonio Conte e i giornalisti, dopo quattro mesi di stop. E poi parte il suo personalissimo fiume di parole…
“E’ inevitabile che quanto ti manca il terreno di gioco, il profumo dell’erba è un dolore, come quando di manca qualcosa. Lavori con la squadra in settimana, ma la partita, le sensazioni mancano, però ho dovuto affrontare questa vicenda e penso che sia stata formativa sotto tanti punti di vista. La squadra ha risposto in maniera straordinaria: i giocatori sono speciali, la società pure e forse sono speciale anche io. Le partite sono mancate tutte, ma ho la fortuna di avere uno staff che ringrazio, sia Massimo prima che Angelo dopo. Tra di noi c’è grande simbiosi e partecipazione in settimana. Io le avrei vissute indistintamente, quelle vinte e quelle perse. Dobbiamo cercare di fare gol: più che arrivare davanti al portiere e tirare… Se avessimo pareggiato questa partita, avremmo fatto ritiro a Palermo. Abbiamo avuto tante occasioni per chiuderla, lasciare punti qua sarebbe stato un delitto”.
“Sono stati quattro mesi in cui ho provato del dolore, questo è fuori dubbio – continua l’allenatore della Juve – essere fuori per i 90’ dopo che hai preparato la partita in settimana, ti manca qualcosa. Anche se se dovessi scegliere l’uno o l’altro, meglio così. E’ stata un’esperienza che mi ha formato sotto tanti punti di vista, mi ha fatto conoscere le persone, mi ha fortificato ancora di più. Di positivo non c’è niente. Noi con le ruote sgonfie (ovvero senza allenatore) siamo riusciti a stare in testa alla classifica e andare avanti in Champions come prima. Fortunatamente avevamo un anno di lavoro alle spalle, altrimenti sarebbe stata una rovina per me e la Juventus”.
La Juve e Conte sembrano una cosa sola: “In questa esperienza ho trovato persone non come mi aspettavo e invece la società, e in primis Agnelli, mi è stata fortemente al mio fianco. E poi ho la fortuna di avere al mio fianco giocatori speciali. Spesso e volentieri si è dimenticato che l Juventus è stata senza allenatore in panchina. Una macchia su di me? Io penso che tutto quello che ho da dire l’ho detto, sono stato deferito, ho pagato anche 25mila euro in più. In quattro mesi di squalifica il mio pensiero non è cambiato. Esco fortificato da un punto di vista calcistico e morale”.
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