La lotta per il terzo posto si fa più avvincente: l'Udinese supera 2-0 la Lazio grazie a un gol di Di Natale e uno di Pereyra e appaia biancocelesti, Inter e Napoli al terzo posto in classifica, a quota 55 punti.
Ora sì che la lotta per il terzo posto si fa davvero avvincente: dopo il successo per 2-0 dell'Udinese sulla Lazio, infatti, sono in quattro a quota 55 punti a giocarsi l'unica casella disponibile per i preliminari di Champions League. Al Friuli decide una perla di Di Natale, la 21a in stagione e un gol di Pereyra nel finale, tra le polemiche.
Reja fa pretattica fino all'ultimo minuto, facendo scaldare 12 uomini: alla fine a sedersi in panchina è Diakité e così l'annunciato 3-5-1-1 diventa un più "normale" 4-4-1-1, con Scaloni e Garrido sulla sinistra e Mauri a supporto di Rocchi unica punta. Guidolin ricorre, lui sì, al solito 3-5-2, con Di Natale coadiuvato da Fabbrini. A sinistra c'è Pasquale, a destra Basta.
E' l'Udinese a iniziare meglio la partita: dopo 3' la panchina bianconera protesta per un contatto in area tra Konko e Asamoah, ma Bergonzi lascia correre. Al 5' la prima vera opportunità del match, con la punizione a scendere di Di Natale, che trova Marchetti prontissimo a rispondere. La Lazio prova a ripartire, ma il pressing bianconero funziona e Pinzi al 18' fa gridare al gol con un gran destro da fuori area. Sarebbe stato un euro-gol (per rimanere in tema) ma la palla è out. Non contento, il centrocampista ci riprova, aggiustando la mira, al 27': Marchetti c'è e vola anche questa volta a dire di "no". Si attendono news dalla Lazio che intanto, come al solito perde pezzi per strada: prima è Matuzalem ad alzare bandiera bianca, poi tocca a Biava. Dentro Cana e Diakité. Prima dell'intervallo ecco la prima chance per gli ospiti: Handanovic sventa in angolo un bel colpo di testa di Rocchi su cross di Konko. Ma è sempre 0-0.
Reja fa pretattica fino all'ultimo minuto, facendo scaldare 12 uomini: alla fine a sedersi in panchina è Diakité e così l'annunciato 3-5-1-1 diventa un più "normale" 4-4-1-1, con Scaloni e Garrido sulla sinistra e Mauri a supporto di Rocchi unica punta. Guidolin ricorre, lui sì, al solito 3-5-2, con Di Natale coadiuvato da Fabbrini. A sinistra c'è Pasquale, a destra Basta.