Dopo la sconfitta col Cagliari, Zdenek Zeman è sempre più sulla graticola, come confermano le parole del dg della Roma. Soddisfatti invece sul fronte rossoblù per la vittoria netta
La Roma perde in casa in maniera disastrosa col Cagliari e, nonostante il recente chiarimento con la società, Zdenek Zeman è di nuovo in bilico. Queste le dichiarazioni a caldo dei prptagonisti.
FRANCO BALDINI (dg Roma) - "Parlare stasera dopo questa sconfitta è difficile, non è il momento giusto per prendere delle decisioni: la ferita è troppo fresca, dobbiamo prenderci almeno qualche ora prima di riunirci e riflettere. E la riflessione non riguarderà solo l'allenatore, dobbiamo analizzare i nostri problemi a livello globale. Noi non abbiamo mai messo in discussione l'allenatore, ma l'ha fatto lui stesso con una conferenza nella quale sembrava non credere più nel proprio lavoro. Nelle dichiarazioni fatte sembrava stesse cominciando a cercare i colpevoli e non le soluzioni, dunque ci siamo interrogati su cosa volesse dire, se fosse magari un modo per stimolare i giocatori. Questo in effetti era l'intento dell'allenatore e la squadra in settimana si è allenata bene, ha risposto anche bene sul campo, ma prendere gol dopo due minuti ha complicato la partita dal punto di vista psicologico. E a tutto questo si è aggiunto l'infortunio di Goicoechea all'inizio del secondo tempo. I tifosi? La contestazione è giusta, ci hanno sostenuto fino al 3-1, ma non si può essere contenti per quanto vista stasera. Noi abbiamo impostato un progetto a lungo termine, ma il calcio è questo, ti paga con i risultati e ti chiede sempre il conto".
ZDENEK ZEMAN (allenatore Roma) - "Per una partita persa non penso alle dimissioni, dobbiamo lavorare tanto per migliorare. Ho incontrato i dirigenti, ma abbiamo parlato solo della partita andata male. La società può prendere le decisioni che vuole, io resto a disposizione, ma certo venire esonerato mi dispiacerebbe, perché io credo in questa squadra, possiamo tornare a fare un buon calcio come in precedenza. E non credo proprio che questa partita sia la certificazione di una stagione sbagliata. Abbiamo sbagliato l'approccio, abbiamo messo in campo tanta voglia, ma poco cervello. E il calcio si gioca con la testa. Stasera abbiamo portato troppo palla giocando sempre sul chiuso, non siamo riusciti a proporre il nostro gioco e ci siamo sbilanciati, subendo tante ripartenze. Il gol preso dopo pochi minuti ci ha fatto innervosire. Colpa delle polemiche della settimana? Non penso, ciò che accade fuori dal campo non deve influire sulla squadra. Abbiamo preso un gol da rimessa laterale e sulla seconda rete del Cagliari c'è un errore individuale grosso. Cosa possiamo farci? Spesso capita a noi. Stekelenburg? Si sentiva sacrificato in panchina e voleva, si è presentata la possibilità di andare in Inghilterra ma poi è saltata, così e' tornato indietro: se ora si è messo a disposizione, non vedo il problema".
MARCO SAU (giocatore Cagliari) - "Zeman tiene alla Roma, vuole fare bene in questa piazza: sono affari della società giallorossa, ma spero non perda il posto. Noi avevamo preparato la partita cercando di stare attenti alla loro linea difensiva per ingannarli con i contromovimenti. E' andata bene, abbiamo fatto una grande partita contro una grandissima squadra, d'altronde le formazioni di Zeman giocano sempre un ottimo calcio. Sul secondo gol abbiamo avuto un po' di fortuna, ma stiamo vivendo un grande momento e vogliamo continuare così".
DANIELE CONTI (capitano Cagliari) - "Mi dispiace per mister Zeman che è un grande allenatore ed una grande persona. Ma stasera abbiamo fatto una grande partita, sfruttando gli spazi che ci ha concesso la Roma e siamo stati bravi a finalizzare. Non voglio fare polemiche, perché il Cagliari è abituato a sudarsi le partite sul campo e penso che stasera l'abbia dimostrato. Oggi abbiamo meritato la vittoria".
DIEGO LOPEZ (allenatore Cagliari) - "Abbiamo fatto una partita perfetta, abbiamo giocato molto bene tecnicamente e come sempre ci abbiamo messo anche il cuore come fa sempre la squadra, meritando la vittoria. La Roma è una grande squadra con grandi campioni, noi lo sapevamo e abbiamo impostato la gara con tre attaccanti veloci, rapidi. Dovevamo ribattere colpo su colpo, perché loro attaccano e prima o poi segnano, dunque se ci fossimo chiusi avremmo incontrato molte difficoltà. Dovevamo giocare a calcio e cercare di ripartire, rimanere calmi e cercare di uscire dalla nostra metà campo palla al piede per trovare gli spazi che la Roma ci avrebbe sicuramente offerto. L'abbiamo fatto e ne siamo felici. Il primo obiettivo è raggiungere la quota salvezza, nelle ultime partite abbiamo giocato bene, meritavamo di più e invece abbiamo ottenuto poco, risultati che ci hanno penalizzato psicologicamente. Ora dobbiamo affrontare il Milan, per noi è bello giocare in casa, il pubblico ci darà una grossa mano".
EuroSport
FRANCO BALDINI (dg Roma) - "Parlare stasera dopo questa sconfitta è difficile, non è il momento giusto per prendere delle decisioni: la ferita è troppo fresca, dobbiamo prenderci almeno qualche ora prima di riunirci e riflettere. E la riflessione non riguarderà solo l'allenatore, dobbiamo analizzare i nostri problemi a livello globale. Noi non abbiamo mai messo in discussione l'allenatore, ma l'ha fatto lui stesso con una conferenza nella quale sembrava non credere più nel proprio lavoro. Nelle dichiarazioni fatte sembrava stesse cominciando a cercare i colpevoli e non le soluzioni, dunque ci siamo interrogati su cosa volesse dire, se fosse magari un modo per stimolare i giocatori. Questo in effetti era l'intento dell'allenatore e la squadra in settimana si è allenata bene, ha risposto anche bene sul campo, ma prendere gol dopo due minuti ha complicato la partita dal punto di vista psicologico. E a tutto questo si è aggiunto l'infortunio di Goicoechea all'inizio del secondo tempo. I tifosi? La contestazione è giusta, ci hanno sostenuto fino al 3-1, ma non si può essere contenti per quanto vista stasera. Noi abbiamo impostato un progetto a lungo termine, ma il calcio è questo, ti paga con i risultati e ti chiede sempre il conto".
ZDENEK ZEMAN (allenatore Roma) - "Per una partita persa non penso alle dimissioni, dobbiamo lavorare tanto per migliorare. Ho incontrato i dirigenti, ma abbiamo parlato solo della partita andata male. La società può prendere le decisioni che vuole, io resto a disposizione, ma certo venire esonerato mi dispiacerebbe, perché io credo in questa squadra, possiamo tornare a fare un buon calcio come in precedenza. E non credo proprio che questa partita sia la certificazione di una stagione sbagliata. Abbiamo sbagliato l'approccio, abbiamo messo in campo tanta voglia, ma poco cervello. E il calcio si gioca con la testa. Stasera abbiamo portato troppo palla giocando sempre sul chiuso, non siamo riusciti a proporre il nostro gioco e ci siamo sbilanciati, subendo tante ripartenze. Il gol preso dopo pochi minuti ci ha fatto innervosire. Colpa delle polemiche della settimana? Non penso, ciò che accade fuori dal campo non deve influire sulla squadra. Abbiamo preso un gol da rimessa laterale e sulla seconda rete del Cagliari c'è un errore individuale grosso. Cosa possiamo farci? Spesso capita a noi. Stekelenburg? Si sentiva sacrificato in panchina e voleva, si è presentata la possibilità di andare in Inghilterra ma poi è saltata, così e' tornato indietro: se ora si è messo a disposizione, non vedo il problema".
MARCO SAU (giocatore Cagliari) - "Zeman tiene alla Roma, vuole fare bene in questa piazza: sono affari della società giallorossa, ma spero non perda il posto. Noi avevamo preparato la partita cercando di stare attenti alla loro linea difensiva per ingannarli con i contromovimenti. E' andata bene, abbiamo fatto una grande partita contro una grandissima squadra, d'altronde le formazioni di Zeman giocano sempre un ottimo calcio. Sul secondo gol abbiamo avuto un po' di fortuna, ma stiamo vivendo un grande momento e vogliamo continuare così".
DANIELE CONTI (capitano Cagliari) - "Mi dispiace per mister Zeman che è un grande allenatore ed una grande persona. Ma stasera abbiamo fatto una grande partita, sfruttando gli spazi che ci ha concesso la Roma e siamo stati bravi a finalizzare. Non voglio fare polemiche, perché il Cagliari è abituato a sudarsi le partite sul campo e penso che stasera l'abbia dimostrato. Oggi abbiamo meritato la vittoria".
DIEGO LOPEZ (allenatore Cagliari) - "Abbiamo fatto una partita perfetta, abbiamo giocato molto bene tecnicamente e come sempre ci abbiamo messo anche il cuore come fa sempre la squadra, meritando la vittoria. La Roma è una grande squadra con grandi campioni, noi lo sapevamo e abbiamo impostato la gara con tre attaccanti veloci, rapidi. Dovevamo ribattere colpo su colpo, perché loro attaccano e prima o poi segnano, dunque se ci fossimo chiusi avremmo incontrato molte difficoltà. Dovevamo giocare a calcio e cercare di ripartire, rimanere calmi e cercare di uscire dalla nostra metà campo palla al piede per trovare gli spazi che la Roma ci avrebbe sicuramente offerto. L'abbiamo fatto e ne siamo felici. Il primo obiettivo è raggiungere la quota salvezza, nelle ultime partite abbiamo giocato bene, meritavamo di più e invece abbiamo ottenuto poco, risultati che ci hanno penalizzato psicologicamente. Ora dobbiamo affrontare il Milan, per noi è bello giocare in casa, il pubblico ci darà una grossa mano".
EuroSport