Chi può detronizzare gli Heat? Forse solo loro stessi. Raramente la post-season Nba è partita con un pronostico tanto chiaro come quello di quest'anno. Ma superare in serie da 7 gare LeBron, Wade, Bosh e soci sarà davvero difficile. A fermarli ci proveranno, a Est, prima Chicago, poi una tra Knicks e Pacers. Poi a Ovest toccherà a Oklahoma. Ma la sensazione è che il verdetto finale dello scorso anno si ripeterà, per la gioia del Prescelto
Est – Vita facile per gli Heat contro Milwaukee dell'ex romano Jenkins, mentre Chicago senza Rose dovrà sudare contro Brooklyn, carica per i playoff conquistati al primo anno dopo il trasferimento a New York: occasione buona per Belinelli per confermare la crescita registrata in regular season. New York-Boston è incrocio davvero stuzzicante, ma se Anthony vuole l'anello non può temere i Celtics privi di Rondo e altre pedine-chiave. Gli Indiana Pacers di George e West sono troppo solidi per pagare dazio contro gli alti e bassi di Atlanta.
Ovest – Intrigante l'incrocio tra i Thunder e i Rockets dell'ex Harden: ma passerà Oklahoma. Ancor più sugoso il duello Clippers-Grizzlies: per esperienza e momento si fa preferire Memphis, anche se i "velieri" sono carichi per aver vinto la Pacific Division e puntano sul fosforo di Chris Paul. Che dire poi di San Antonio-Lakers: gli Spurs hanno Parker e Ginobili acciaccati; i Lakers, perso Kobe, hanno acciuffato i playoff con l'orgoglio e Gasol regista occulto, accaparrandosi alla fine addirittura il settimo posto, invece del più probabile ottavo e ultimo: serie lunga in vista, proprio perché i gialloviola ora non hanno più pressioni, e il dover far fronte all'assenza forzata di Bryant ha cementato il gruppo. E Denver dai tanti infortunati (Gallinari out, Lawson e Faried non al top) rischia contro la spensieratezza di Golden State e il talento di Stephen Curry.
I migliori – La regular season ha intanto incoronato proprio Carmelo Anthony come miglior marcatore: 28.7 punti di media per Melo , che dopo tre anni toglie lo scettro a Durant (Oklahoma, 28.1); terzo Kobe Bryant (27.3): Howard dei Lakers è il miglior rimbalzista (12.4), davanti a due europei:il montenegrino di origini svizzere Vucevic di Orlando (11.9), e il turco di Houston, Asik (11.7). Re degli assist il pur infortunato Rondo (11.1), davanti a Paul (9.7) e il portoricano Vazquez di New Orleans (9 a gara). Miglior percentuale al tiro per il Clipper DeAndre Jordan (64.3%), davanti a Howard (57.8) e McGee dei Nuggets (57.5%). Miglior stoppatore il Thunder Ibaka con 3 a partita, mentre Paul è leader nei recuperi con 2,4 (alla pari con Rubio, che ha però giocato meno gare)
Addii – Chi la post-season non la farà, pensa al futuro. Esonerati i coach dei Cleveland Cavaliers (Byron Scott), dei Detroit Pistons (Lawrence Frank) e dei Philadelphia 76ers (Doug Collins). Gli Hornets di New Orleans dal prossimo anno si chiameranno Pelicans.
Ovest – Intrigante l'incrocio tra i Thunder e i Rockets dell'ex Harden: ma passerà Oklahoma. Ancor più sugoso il duello Clippers-Grizzlies: per esperienza e momento si fa preferire Memphis, anche se i "velieri" sono carichi per aver vinto la Pacific Division e puntano sul fosforo di Chris Paul. Che dire poi di San Antonio-Lakers: gli Spurs hanno Parker e Ginobili acciaccati; i Lakers, perso Kobe, hanno acciuffato i playoff con l'orgoglio e Gasol regista occulto, accaparrandosi alla fine addirittura il settimo posto, invece del più probabile ottavo e ultimo: serie lunga in vista, proprio perché i gialloviola ora non hanno più pressioni, e il dover far fronte all'assenza forzata di Bryant ha cementato il gruppo. E Denver dai tanti infortunati (Gallinari out, Lawson e Faried non al top) rischia contro la spensieratezza di Golden State e il talento di Stephen Curry.
I migliori – La regular season ha intanto incoronato proprio Carmelo Anthony come miglior marcatore: 28.7 punti di media per Melo , che dopo tre anni toglie lo scettro a Durant (Oklahoma, 28.1); terzo Kobe Bryant (27.3): Howard dei Lakers è il miglior rimbalzista (12.4), davanti a due europei:il montenegrino di origini svizzere Vucevic di Orlando (11.9), e il turco di Houston, Asik (11.7). Re degli assist il pur infortunato Rondo (11.1), davanti a Paul (9.7) e il portoricano Vazquez di New Orleans (9 a gara). Miglior percentuale al tiro per il Clipper DeAndre Jordan (64.3%), davanti a Howard (57.8) e McGee dei Nuggets (57.5%). Miglior stoppatore il Thunder Ibaka con 3 a partita, mentre Paul è leader nei recuperi con 2,4 (alla pari con Rubio, che ha però giocato meno gare)
Addii – Chi la post-season non la farà, pensa al futuro. Esonerati i coach dei Cleveland Cavaliers (Byron Scott), dei Detroit Pistons (Lawrence Frank) e dei Philadelphia 76ers (Doug Collins). Gli Hornets di New Orleans dal prossimo anno si chiameranno Pelicans.