Il post (poi rimosso) sulla pagina Facebook di Dolores Valandro. La replica del ministro: ognuno dovrebbe sentirsi offeso. Tosi: «Sarà espulsa». Esposto in procura
PADOVA - «Ma mai nessuno che se la stupri, così tanto per capire cosa può provare la vittima di questo efferato reato? Vergogna». L’invito choc è di Dolores Valandro, consigliere leghista di quartiere a Padova, ed è rivolto al ministro per l’Integrazione Cècile Kyenge. La frase della Valandro, vice coordinatrice della commissione sanità, interventi sociali e politiche giovanili è comparsa sulla sua bacheca Facebook, accompagnando un articolo preso da un sito specializzato nel raccontare «i crimini degli immigrati». Dichiarazioni che stanno già facendo il giro della Rete, scatenando l’indignazione di molti utenti, tanto che l'autrice l'ha cancellato dalla propria bacheca. «Non rispondo perchè ognuno di noi dovrebbe sentirsi offeso». Così il ministro per l' Integrazione Cecile Kyenge, commenta le affermazioni sul suo conto fatte dalla leghista Dolores Valandro su Facebook. «Questo linguaggio non mi appartiene, perché istiga alla violenza tutta la cittadinanza. Chiunque deve sentirsi offeso, non solo io».
TOSI: SARA' ESPULSA - «Sarà espulsa dal Carroccio, afferma Flavio Tosi, segretario veneto e vice segretario federale della Lega Nord. »Una dichiarazione inqualificabile - ha detto Tosi all'agenzia Ansa -. Era già sospesa. Stasera sarà espulsa». Valandro si era appena vista annullare la «sospensione» dai probiviri della Lega Veneta per i tafferugli con contestazione a Flavio Tosi successi a Pontida. Proprio lunedì scorso il ministro Kyenge era stato in visita in città: una giornata nella quale aveva avuto l’occasione di incontrare una rappresentanza dei ragazzi del liceo Cornaro e riceverne le scuse per quanto successo all’indomani della sua nomina, con una scritta razzista comparsa sui muri dell’istituto. Dolores «Dolly» Valandro con la sua scritta pubblica rischia anche di finire in tribunale, come successe al consigliere comunale Vittorio Massimo Aliprandi, condannato dai giudici patavini per alcune scritte che «istigavano alla violenza» nei confronti dei Rom.
LE ALTRE REAZIONI - Da Zaia a Vendola, il mondo politico condanna in toto le affermazioni della consigliera leghista, che ha provveduto a toglierle su Facebook. Anna Finocchiaro (Pd) parla di «parole ripugnanti perché espresse da una donna contro un'altra donna». Il governatore del Veneto Luca Zaia dice che si tratta di frasi che «offendono il popolo veneto, dove l'integrazione funziona».
PADOVA - «Ma mai nessuno che se la stupri, così tanto per capire cosa può provare la vittima di questo efferato reato? Vergogna». L’invito choc è di Dolores Valandro, consigliere leghista di quartiere a Padova, ed è rivolto al ministro per l’Integrazione Cècile Kyenge. La frase della Valandro, vice coordinatrice della commissione sanità, interventi sociali e politiche giovanili è comparsa sulla sua bacheca Facebook, accompagnando un articolo preso da un sito specializzato nel raccontare «i crimini degli immigrati». Dichiarazioni che stanno già facendo il giro della Rete, scatenando l’indignazione di molti utenti, tanto che l'autrice l'ha cancellato dalla propria bacheca. «Non rispondo perchè ognuno di noi dovrebbe sentirsi offeso». Così il ministro per l' Integrazione Cecile Kyenge, commenta le affermazioni sul suo conto fatte dalla leghista Dolores Valandro su Facebook. «Questo linguaggio non mi appartiene, perché istiga alla violenza tutta la cittadinanza. Chiunque deve sentirsi offeso, non solo io».
TOSI: SARA' ESPULSA - «Sarà espulsa dal Carroccio, afferma Flavio Tosi, segretario veneto e vice segretario federale della Lega Nord. »Una dichiarazione inqualificabile - ha detto Tosi all'agenzia Ansa -. Era già sospesa. Stasera sarà espulsa». Valandro si era appena vista annullare la «sospensione» dai probiviri della Lega Veneta per i tafferugli con contestazione a Flavio Tosi successi a Pontida. Proprio lunedì scorso il ministro Kyenge era stato in visita in città: una giornata nella quale aveva avuto l’occasione di incontrare una rappresentanza dei ragazzi del liceo Cornaro e riceverne le scuse per quanto successo all’indomani della sua nomina, con una scritta razzista comparsa sui muri dell’istituto. Dolores «Dolly» Valandro con la sua scritta pubblica rischia anche di finire in tribunale, come successe al consigliere comunale Vittorio Massimo Aliprandi, condannato dai giudici patavini per alcune scritte che «istigavano alla violenza» nei confronti dei Rom.
LE ALTRE REAZIONI - Da Zaia a Vendola, il mondo politico condanna in toto le affermazioni della consigliera leghista, che ha provveduto a toglierle su Facebook. Anna Finocchiaro (Pd) parla di «parole ripugnanti perché espresse da una donna contro un'altra donna». Il governatore del Veneto Luca Zaia dice che si tratta di frasi che «offendono il popolo veneto, dove l'integrazione funziona».