Confederations Cup, la vigilia di Prandelli «Con il Brasile mi aspetto coraggio» Il c.t. prova a caricare gli azzurri: «Giocare 90 minuti solo per difenderci sarebbe un'agonia»
SALVADOR DE BAHIA - C'è da giocare contro il Brasile, a Salvador de Bahia, per il primo posto nel girone A di Confederations Cup (e per evitare la Spagna in semifinale, magari). Verrebbe da dire: ce il cielo ci aiuti». Ma l'unico azzurro che il c.t. Cesare Prandelli sembra avere in mente è quello della maglia dell nazionale: «Mi aspetto coraggio». Questo, come prima cosa, Prandelli chiederà a chi manderà in campo sabato (alle 21 ora italiana). «Sarà una partita impegnativa, perché è contro il Brasile e in casa loro. Ma non giocheremo 90' per difenderci, sarebbe un'agonia. Proprio con il Brasile, a Ginevra il 21 marzo scorso, abbiamo dimostrato di sapercela giocare. Anche se eravamo in condizioni un po' diverse».
CLIMA - Nel caso di questa partita, per condizioni diverse s'intende peggiori. Alle fatiche di un'intera stagione si deve aggiungere il clima. Su questo Prandelli sottoscrive quanto detto da De Rossi dopo la sfida di Recife contro il Giappone: «Non siamo abituati ad accampare scuse», premette. «Però è vero, in alcuni momenti a Recife c'era una evidente difficoltà a recuperare». A Salvador la situazione sembra un po' migliore, ma intanto Pirlo si è infortunato e De Rossi è squalificato.
APERTURA - Mettendo insieme tutte queste cose, si capisce perché Prandelli stia pensando a modifiche di formazione importanti. E nemmeno troppo segrete, visto che (a differenza di quanto accaduto col Giappone) l'ultimo allenamento, nello stadio Fonte Nova di Salvador, non è stato chiuso ai giornalisti (mentre non ha partecipato El Shaarawy, per una contusione rimediata nell'allenamento di giovedì). «Se proveremo nomi nuovi è per ragioni tattiche ma anche fisiche. Ho già detto a Recife e ripeto qui che la Confederations Cup è una manifestazione straordinariamente bella e importante. Dovremo disporre tutti dello stesso tempo per prepararla, e invece noi - come altre squadre - abbiamo dovuto giocare una partita di qualificazione al Mondiale 2014».
SALVADOR DE BAHIA - C'è da giocare contro il Brasile, a Salvador de Bahia, per il primo posto nel girone A di Confederations Cup (e per evitare la Spagna in semifinale, magari). Verrebbe da dire: ce il cielo ci aiuti». Ma l'unico azzurro che il c.t. Cesare Prandelli sembra avere in mente è quello della maglia dell nazionale: «Mi aspetto coraggio». Questo, come prima cosa, Prandelli chiederà a chi manderà in campo sabato (alle 21 ora italiana). «Sarà una partita impegnativa, perché è contro il Brasile e in casa loro. Ma non giocheremo 90' per difenderci, sarebbe un'agonia. Proprio con il Brasile, a Ginevra il 21 marzo scorso, abbiamo dimostrato di sapercela giocare. Anche se eravamo in condizioni un po' diverse».
CLIMA - Nel caso di questa partita, per condizioni diverse s'intende peggiori. Alle fatiche di un'intera stagione si deve aggiungere il clima. Su questo Prandelli sottoscrive quanto detto da De Rossi dopo la sfida di Recife contro il Giappone: «Non siamo abituati ad accampare scuse», premette. «Però è vero, in alcuni momenti a Recife c'era una evidente difficoltà a recuperare». A Salvador la situazione sembra un po' migliore, ma intanto Pirlo si è infortunato e De Rossi è squalificato.
APERTURA - Mettendo insieme tutte queste cose, si capisce perché Prandelli stia pensando a modifiche di formazione importanti. E nemmeno troppo segrete, visto che (a differenza di quanto accaduto col Giappone) l'ultimo allenamento, nello stadio Fonte Nova di Salvador, non è stato chiuso ai giornalisti (mentre non ha partecipato El Shaarawy, per una contusione rimediata nell'allenamento di giovedì). «Se proveremo nomi nuovi è per ragioni tattiche ma anche fisiche. Ho già detto a Recife e ripeto qui che la Confederations Cup è una manifestazione straordinariamente bella e importante. Dovremo disporre tutti dello stesso tempo per prepararla, e invece noi - come altre squadre - abbiamo dovuto giocare una partita di qualificazione al Mondiale 2014».