Roma, disoccupati assaltano la sede Pd
Irruzione di una cinquantina di Bros napoletani in via Sant’Andrea delle Fratte. Scontri con la polizia: due agenti contusi. La condanna del partito in un tweet: «Non esistono buone ragioni per la violenza»
Assalto alle sede del Pd in via Sant’Andrea delle Fratte, la stessa presa di mira dai manifestanti No Tav a novembre, e proteste anche alla Fontana di Trevi. Nella mattinata e nel primo pomeriggio di martedì 3 novembre una cinquantina di disoccupati napoletani - appartenenti a diversi gruppi organizzati come Edn (Euro Disoccupati Napoletani) e Gruppo Bros - hanno gridato la loro rabbia e innescato tensioni dopo l'annullamento di un incontro al ministero del Lavoro.
DUE POLIZIOTTI MALMENATI.
Gli occupanti sono rimasti chiusi all’interno e sono stati identificati prima di essere portati negli uffici del commissariato Trevi-Campo Marzio. «Siamo i cosiddetti disoccupati Bros, a Napoli siamo 3 mila», ha spiegato Aminto Cesarino, responsabile degli Edn, «abbiamo percepito 480 euro al mese per anni come accompagnamento al lavoro. Invece siamo stati solo parcheggiati. Da tre anni, cioè da quando Caldoro è diventato presidente della Regione Campania, non percepiamo più nemmeno quei soldi. Chiediamo alle forze politiche tutte di ripristinare quei fondi».
LA CONDANNA DEL PD IN UN TWEET.
«Non esistono buone ragioni per la violenza. Condanniamo con forza l’aggressione alla sede del Pd e pretendiamo rispetto per chi ci lavora», ha commentato il Partito democratico in un tweet ufficiale.
SIT-IN A PRATI.
Nel pomeriggio del 3 novembre poi un nutrito gruppo di manifestanti si è spostato in metropolitana via Fornovo, a Prati, dove si trova la sede del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Anche in questo caso l’area è stata blindata dalle forze dell’ordine con uomini e mezzi, mentre un elicottero ha sorvolato la zona.
Irruzione di una cinquantina di Bros napoletani in via Sant’Andrea delle Fratte. Scontri con la polizia: due agenti contusi. La condanna del partito in un tweet: «Non esistono buone ragioni per la violenza»
Assalto alle sede del Pd in via Sant’Andrea delle Fratte, la stessa presa di mira dai manifestanti No Tav a novembre, e proteste anche alla Fontana di Trevi. Nella mattinata e nel primo pomeriggio di martedì 3 novembre una cinquantina di disoccupati napoletani - appartenenti a diversi gruppi organizzati come Edn (Euro Disoccupati Napoletani) e Gruppo Bros - hanno gridato la loro rabbia e innescato tensioni dopo l'annullamento di un incontro al ministero del Lavoro.
DUE POLIZIOTTI MALMENATI.
Gli occupanti sono rimasti chiusi all’interno e sono stati identificati prima di essere portati negli uffici del commissariato Trevi-Campo Marzio. «Siamo i cosiddetti disoccupati Bros, a Napoli siamo 3 mila», ha spiegato Aminto Cesarino, responsabile degli Edn, «abbiamo percepito 480 euro al mese per anni come accompagnamento al lavoro. Invece siamo stati solo parcheggiati. Da tre anni, cioè da quando Caldoro è diventato presidente della Regione Campania, non percepiamo più nemmeno quei soldi. Chiediamo alle forze politiche tutte di ripristinare quei fondi».
LA CONDANNA DEL PD IN UN TWEET.
«Non esistono buone ragioni per la violenza. Condanniamo con forza l’aggressione alla sede del Pd e pretendiamo rispetto per chi ci lavora», ha commentato il Partito democratico in un tweet ufficiale.
SIT-IN A PRATI.
Nel pomeriggio del 3 novembre poi un nutrito gruppo di manifestanti si è spostato in metropolitana via Fornovo, a Prati, dove si trova la sede del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Anche in questo caso l’area è stata blindata dalle forze dell’ordine con uomini e mezzi, mentre un elicottero ha sorvolato la zona.