Il mondo intero celebra oggi, lunedì 27 gennaio, il “Giorno della Memoria” in commemorazione delle vittime del nazismo, dell'Olocausto e in onore di coloro che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati.
La scelta del 27 gennaio non è ovviamente casuale: in questo giorno si celebra infatti la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, avvenuta il 27 gennaio 1945 ad opera delle truppe sovietiche dell'Armata Rossa che nel corso dell'offensiva in direzione di Berlino, arrivarono presso la città polacca di Auschwitz e qui scoprirono il tristemente famoso campo di concentramento e dal quale riuscirono a liberare i pochi sopravvissuti.
La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei superstiti rivelarono compiutamente per la prima volta al mondo l'orrore del genocidio nazista. Ad Auschwitz, pochi giorni prima, i nazisti si erano rovinosamente ritirati portando con loro, in una marcia della morte, tutti i prigionieri sani, molti dei quali morirono durante la marcia stessa.
L'apertura dei cancelli di Auschwitz mostrò al mondo intero non solo molti testimoni della tragedia ma anche gli strumenti di tortura e di annientamento utilizzati dentro a quel lager nazista. In realtà i sovietici erano già arrivati precedentemente a liberare dei campi come quello di Chełmno e quello di Bełżec ma questi, essendo di sterminio e non di concentramento, erano vere e proprie fabbriche di morte dove deportati venivano immediatamente gasati, salvando solo poche unità speciali.
Il 27 gennaio il ricordo della Shoah, cioè lo sterminio del popolo ebraico, è celebrato dagli stati membri dell'ONU.
La scelta del 27 gennaio non è ovviamente casuale: in questo giorno si celebra infatti la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, avvenuta il 27 gennaio 1945 ad opera delle truppe sovietiche dell'Armata Rossa che nel corso dell'offensiva in direzione di Berlino, arrivarono presso la città polacca di Auschwitz e qui scoprirono il tristemente famoso campo di concentramento e dal quale riuscirono a liberare i pochi sopravvissuti.
La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei superstiti rivelarono compiutamente per la prima volta al mondo l'orrore del genocidio nazista. Ad Auschwitz, pochi giorni prima, i nazisti si erano rovinosamente ritirati portando con loro, in una marcia della morte, tutti i prigionieri sani, molti dei quali morirono durante la marcia stessa.
L'apertura dei cancelli di Auschwitz mostrò al mondo intero non solo molti testimoni della tragedia ma anche gli strumenti di tortura e di annientamento utilizzati dentro a quel lager nazista. In realtà i sovietici erano già arrivati precedentemente a liberare dei campi come quello di Chełmno e quello di Bełżec ma questi, essendo di sterminio e non di concentramento, erano vere e proprie fabbriche di morte dove deportati venivano immediatamente gasati, salvando solo poche unità speciali.
Il 27 gennaio il ricordo della Shoah, cioè lo sterminio del popolo ebraico, è celebrato dagli stati membri dell'ONU.