In una Denver calda e assolata, alle ore 14 locali, la Roma cede al Manchester United nella Guinness International Cup, ma esce a testa alta dal suo primo vero esame europeo. A fissare il 3-2 finale è la doppietta di Rooney, intervallata dal pallonetto di Mata nel primo tempo. Splendido il goal firmato da Pjanic al 77', con Totti che chiude il tabellino dal dischetto all'89'.
FORMAZIONI – Il tecnico francese schiera la Roma con il suo classico 4-3-3. In porta va Skorupski. In difesa, da destra a sinistra, agiranno Calabresi, Benatia, Romagnoli e il nuovo acquisto Emanuelson. Giovanissimo il centrocampo composto da Ucan e Paredes, insieme a loro l’esperto Keita.
Davanti, out Totti, ecco il tridente Iturbe-Destro-Florenzi. Van Gaal, dal canto suo, risponde con un 3-5-2 Olanda-style. Il trio difensivo sarà formato da Jones, Evans e Blackett. Valencia e Welbeck agiranno sugli esterni, con Cleverley, Herrera e James a centrocampo. In attacco spazio alla coppia Mata-Rooney.
PRIMO TEMPO – Ottima la partenza della Roma che già nei primi cinque minuti sfiora il goal in due occasioni: di poco alto un pallonetto di Destro, forse in fuorigioco, decisamente sbilenca invece la conclusione dal limite di Florenzi dopo una pregevole sgroppata di Ucan.
La prima vera occasione per il Manchester United arriva solo al ventesimo e grazie ad una clamorosa ingenuità del portiere Skorupski che, in fase di disimpegno, regala la palla a Welbeck. A risolvere la situazione, spazzando via senza tanti fronzoli, è il capitano di serata Benatia.
La giovane difesa giallorossa, però, finisce presto in balia degli esperti attaccanti inglesi. A sbloccare il match, così, è una gemma di Rooney che al 36’, dai venticinque metri, fulmina Skorupski con un bel diagonale. Passano solo tre minuti e lo United trova immediatamente il raddoppio, stavolta con Rooney in versione assist-man e Mata abile a metterla dentro con un pregevole pallonetto.
La Roma subisce il contraccolpo del micidiale uno-due e allo scadere del tempo capitola definitivamente dal dischetto: Emanuelson atterra Welbeck, Rooney non sbaglia.
SECONDO TEMPO - Pronti via, nella ripresa Garcia cambia cinque-undicesimi della sua Roma. Tra gli altri entrano in campo Cole, Nainggolan, Castan e Ljajic. Fuori Iturbe. Anche Van Gaal rivoluziona lo United, cambiandone addirittura nove su undici.
Ancora una volta a cominciare meglio è la Roma, con un Ljajic voglioso di mettersi in mostra. Florenzi e Destro, però, non riescono mai a rendersi davvero pericolosi dalle parti del portiere avversario, sbagliando sempre qualcosa al momento di concludere a rete.
Al 67', finalmente, Garcia getta nella mischia anche Totti e Pjanic, alzando di molto il tasso qualitativo della Roma. Ed è proprio il bosniaco, dieci minuti dopo il suo ingresso in campo, ad inventarsi il goal del 3-1 con un tiro dalla propria metà campo che sorprende un disattento Amos fuori dai pali.
Legni che, all'84', non sono di certo amici della Roma quando una spettacolare rovesciata di Castan, sugli sviluppi di un corner, spegne la propria corsa sul palo. Cinque minuti dopo però la Lupa riesce comunque ad accorciare le distanze grazie al rigore concesso per un fallo di mano commesso da Keane e trasformato di potenza dal capitano Totti. Il forcin finale della Roma, comunque, non dà i frutti sperati. La vittoria è dei Red Devils. Anche se di misura.
FORMAZIONI – Il tecnico francese schiera la Roma con il suo classico 4-3-3. In porta va Skorupski. In difesa, da destra a sinistra, agiranno Calabresi, Benatia, Romagnoli e il nuovo acquisto Emanuelson. Giovanissimo il centrocampo composto da Ucan e Paredes, insieme a loro l’esperto Keita.
Davanti, out Totti, ecco il tridente Iturbe-Destro-Florenzi. Van Gaal, dal canto suo, risponde con un 3-5-2 Olanda-style. Il trio difensivo sarà formato da Jones, Evans e Blackett. Valencia e Welbeck agiranno sugli esterni, con Cleverley, Herrera e James a centrocampo. In attacco spazio alla coppia Mata-Rooney.
PRIMO TEMPO – Ottima la partenza della Roma che già nei primi cinque minuti sfiora il goal in due occasioni: di poco alto un pallonetto di Destro, forse in fuorigioco, decisamente sbilenca invece la conclusione dal limite di Florenzi dopo una pregevole sgroppata di Ucan.
La prima vera occasione per il Manchester United arriva solo al ventesimo e grazie ad una clamorosa ingenuità del portiere Skorupski che, in fase di disimpegno, regala la palla a Welbeck. A risolvere la situazione, spazzando via senza tanti fronzoli, è il capitano di serata Benatia.
La giovane difesa giallorossa, però, finisce presto in balia degli esperti attaccanti inglesi. A sbloccare il match, così, è una gemma di Rooney che al 36’, dai venticinque metri, fulmina Skorupski con un bel diagonale. Passano solo tre minuti e lo United trova immediatamente il raddoppio, stavolta con Rooney in versione assist-man e Mata abile a metterla dentro con un pregevole pallonetto.
La Roma subisce il contraccolpo del micidiale uno-due e allo scadere del tempo capitola definitivamente dal dischetto: Emanuelson atterra Welbeck, Rooney non sbaglia.
SECONDO TEMPO - Pronti via, nella ripresa Garcia cambia cinque-undicesimi della sua Roma. Tra gli altri entrano in campo Cole, Nainggolan, Castan e Ljajic. Fuori Iturbe. Anche Van Gaal rivoluziona lo United, cambiandone addirittura nove su undici.
Ancora una volta a cominciare meglio è la Roma, con un Ljajic voglioso di mettersi in mostra. Florenzi e Destro, però, non riescono mai a rendersi davvero pericolosi dalle parti del portiere avversario, sbagliando sempre qualcosa al momento di concludere a rete.
Al 67', finalmente, Garcia getta nella mischia anche Totti e Pjanic, alzando di molto il tasso qualitativo della Roma. Ed è proprio il bosniaco, dieci minuti dopo il suo ingresso in campo, ad inventarsi il goal del 3-1 con un tiro dalla propria metà campo che sorprende un disattento Amos fuori dai pali.
Legni che, all'84', non sono di certo amici della Roma quando una spettacolare rovesciata di Castan, sugli sviluppi di un corner, spegne la propria corsa sul palo. Cinque minuti dopo però la Lupa riesce comunque ad accorciare le distanze grazie al rigore concesso per un fallo di mano commesso da Keane e trasformato di potenza dal capitano Totti. Il forcin finale della Roma, comunque, non dà i frutti sperati. La vittoria è dei Red Devils. Anche se di misura.