È bastato un giorno perché dal dubbio si passasse alla certezza. Domenica Edward Snowden aveva sottolineato la scarsa sicurezza di Dropbox, uno dei Servizi Cloud più diffusi della Rete e poche ore dopo è arrivata la conferma: un gruppo di hacker ha violato quasi sette milioni di password. Il 13 ottobre alle 11.10 ora italiana sul sito Pastebin è comparso un messaggio che svelava 400 indirizzi email e relative password di utenti iscritti al servizio. La particolarità è che le email iniziano tutte per B, come a dimostrare che sono solo una piccola porzione della ruberia online. I ladri digitali poi chiedono dei soldi per rivelare altre password, come se fosse un riscatto: più Bitcoin riceveranno più account saranno liberati così da sapere chi è stato colpito dal furto e correre ai ripari. Dropbox nega qualsiasi intromissione nei suoi server: “Dropbox non è stato violato”, si legge in una nota dell’azienda. “Questi nomi utente e password sono stati rubati da altri servizi. Avevamo già rilevato questi attacchi e la stragrande maggioranza delle password postate sono scadute da tempo”.