Juve battuta dopo 18 rigori, di Padoin l’errore che dà il trofeo ai campani. Dopo 120 minuti era finita 2-2, con le doppiette di Tevez e di Higuain.
La sesta Supercoppa italiana lontana dall’Italia la vince il Napoli, 8-7. La vince meritatamente grazie ai gol di Higuain e alle parate di Rafael, decisivo nella lunghissima serie dei rigori (18), finiti con l’errore finale di Padoin. Il portiere di Benitez ne para due, Tevez tira sul palo il suo, mentre Pereyra spedisce in curva. Non servono a niente tre strepitose parate di Gigi Buffon, i suoi colleghi non riescono a mandare avanti la Juventus che, tra tempi regolari e supplementari, era andata in vantaggio due volte senza riuscire a gestire il risultato.
Madama fugge dopo 5’ minuti con Tevez, lesto a sfruttare un errore difensivo, ma forse è troppo presto. Dopo si accomoda un po’ nella partita, pensando di aver ragione del Napoli che resta competitivo grazie a Rafael. Il portiere respinge, nel primo tempo, altri due tentativi di Tevez e poi uno di Lichtsteiner. Nel finale dei primi 45’ Higuain costringe alla respinta Buffon. Alla Juventus non suona l’allarme e quando si torna in campo nel secondo tempo la squadra di Allegri è alla mercé dell’avversario che conquista metri e consapevolezza. Così Higuain, dopo aver colpito il palo con un pallonetto che sorprende uno statico Buffon, segna il pari con un preciso colpo di testa su cross di De Guzman scappato grazie a un fallito colpo di tacco di Vidal.
Tempi supplentari e rigori al cardiopalma
Si va ai supplementari e la Juventus ritrova un po’ di verve. Pogba, con una grande invenzione, offre a Tevez la palla del 2-1. Buffon salva su Higuain che, però, approfitta dell’ennesima amnesia difensiva per pareggiare di nuovo. Si va ai rigori. L’interminabile serie premia il Napoli, al secondo successo dopo quello del 1990. Anche allora sulla Juventus che sfila mesta sul tappeto di Doha per ritirare la medaglia d’argento. (Corriere della Sera)
La sesta Supercoppa italiana lontana dall’Italia la vince il Napoli, 8-7. La vince meritatamente grazie ai gol di Higuain e alle parate di Rafael, decisivo nella lunghissima serie dei rigori (18), finiti con l’errore finale di Padoin. Il portiere di Benitez ne para due, Tevez tira sul palo il suo, mentre Pereyra spedisce in curva. Non servono a niente tre strepitose parate di Gigi Buffon, i suoi colleghi non riescono a mandare avanti la Juventus che, tra tempi regolari e supplementari, era andata in vantaggio due volte senza riuscire a gestire il risultato.
Madama fugge dopo 5’ minuti con Tevez, lesto a sfruttare un errore difensivo, ma forse è troppo presto. Dopo si accomoda un po’ nella partita, pensando di aver ragione del Napoli che resta competitivo grazie a Rafael. Il portiere respinge, nel primo tempo, altri due tentativi di Tevez e poi uno di Lichtsteiner. Nel finale dei primi 45’ Higuain costringe alla respinta Buffon. Alla Juventus non suona l’allarme e quando si torna in campo nel secondo tempo la squadra di Allegri è alla mercé dell’avversario che conquista metri e consapevolezza. Così Higuain, dopo aver colpito il palo con un pallonetto che sorprende uno statico Buffon, segna il pari con un preciso colpo di testa su cross di De Guzman scappato grazie a un fallito colpo di tacco di Vidal.
Tempi supplentari e rigori al cardiopalma
Si va ai supplementari e la Juventus ritrova un po’ di verve. Pogba, con una grande invenzione, offre a Tevez la palla del 2-1. Buffon salva su Higuain che, però, approfitta dell’ennesima amnesia difensiva per pareggiare di nuovo. Si va ai rigori. L’interminabile serie premia il Napoli, al secondo successo dopo quello del 1990. Anche allora sulla Juventus che sfila mesta sul tappeto di Doha per ritirare la medaglia d’argento. (Corriere della Sera)