L’incubo terrorismo continua: Parigi è sotto attacco. Mentre i fratelli Kouachi, responsabili del massacro alla redazione di Charlie Hebdo, sono asserragliati nel capannone di una ditta a 40 km da Parigi con un ostaggio, a est della capitale torna in azione il killer di Montrouge, Amedy Coulibaly.
Intorno alle 13 il 32enne di origine africana ha sequestrato 5 persone in un supermercato alimentare ebraico nella zona Porte de Vincennes. In precedenza l’uomo armato con due fucili d’assalto avrebbe ucciso almeno due persone in una sparatoria, secondo alcune fonti investigative. La notizia, al momento, non è stata però confermata dal ministro degli Interni. L’uomo che tiene in ostaggio avrebbe chiesto che le forze speciali lascino andare i fratelli Kouachi, presunti responsabili della strage contro Charlie Hebdo, asserragliati in una ditta a Dammartin en Goele. Il sequestratore avrebbe anche minacciato di uccidere gli ostaggi. Insieme al terrorista ci sarebbe anche la giovane di 25 anni ricercata dalla polizia per l’omicidio di una poliziotta, avvenuto ieri nella periferia meridionale della capitale francese. Gli inquirenti hanno diffuso le foto segnaletiche dei due.
La diretta tv di France24
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Il killer di Montrouge si è fatto riconoscere dalla polizia sul posto come l’assassino della poliziotta di ieri: «Sapete chi sono! Sapete chi sono!», ha gridato per due volte ai poliziotti. Secondo fonti investigative ha pesantissimi precedenti penali per traffico di stupefacenti e atti di violenza. Nella zona si sono concentrati un centinaio di poliziotti «pesantemente armati» e le teste di cuoio sono pronte a un blitz. Intorno al supermercato è stato eretto un perimetro di sicurezza: la stazione di metropolitana più vicina, Porte de Vincennes, è stata chiusa, e la linea di tram che passa poco lontano interrotta. Bloccata anche la vicina uscita della tangenziale intorno a Parigi. È scattata l’allerta anche al Trocadero, sito storico di Parigi di fronte alla Tour Eiffel nel XVI arrondissement della capitale. La polizia ha fatto sgomberare, armi in pugno, gli accessi alla metropolitana. Dopo una ventina di minuti la piazza è stata riaperta al pubblico: si era trattato di un falso allarme. La Prefettura di Parigi ha inoltre ordinato per precauzione la chiusura di tutti i negozi della rue des Rosiers, il cuore dell’antico quartiere ebraico di Parigi, il Marais. Secondo gli inquirenti c’è un legame fra i fratelli Kouachi e il killer di Montrouge. I tre si conoscono e fanno parte dello stesso gruppo jihadista: erano fra i principali discepoli dello jihadista Djamel Beghal, condannato per terrorismo, che faceva proseliti per gli estremisti takfir, una setta all’interno della comunità salafita, si legge su Le Monde. Grazie ad intercettazioni telefoniche, i servizi avevano appreso che i due uomini si recavano regolarmente a trovare Beghal, a cui era stato imposto il soggiorno obbligato a Murat, nella regione centro-meridionale di Cantal. Noto anche come Abu Hamza, Beghal ha scontato una condanna a dieci anni per un complotto, poi sventato, che mirava a compiere un attentato contro l’ambasciata americana a Parigi nel 2001. (La Stampa)
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