Chiunque possieda e ami un cane sa che il proprio cucciolo riconosce i gesti e le espressioni dei padroni. Ma da oggi ve n'è la certezza scientifica: un gruppo di ricercatori ha scoperto, per la prima volta, che i cani possono riconoscere la differenza fra un volto umano felice e un volto umano arrabbiato.
Potenzialmente, avrebbero potuto assumere questa capacità durante il processi di addomesticamento da parte degli umani, secondo uno studio pubblicato sul Current Biology. Nello studio sono stati coinvolti nove cani, per la maggior parte Border Collie, ai quali venivano mostrate immagini di facce felici e tristi su un touchscreen. A un gruppo di cani era stato insegnato che se toccavano la faccia felice avrebbero ricevuto un premio, mentre all'altro gruppo erano toccate le facce tristi. Dopo un periodo di esercizio i cani riuscivano a selezionare la faccia corretta con un'accuratezza del 70 o dell'80 per cento, come spiega il capo del team di ricerca, Corsin Mueller, uno scienzato cognitivo dell'Università di Vienna, aggiungendo che le emozioni testate sono state selezionate perché abbastanza rilevanti per i cani. Studi simili sono stati portati avanti in passato, ma quegli esperimenti hanno testato i cani mostrandogli immagini di facce felici o neutrali, riferisce Mueller. Questo significa che i cani non dovevano riconoscere le espressioni ma semplicemente alcune qualità nelle immagini: «Con gli studi passati non eravamo sicuri se loro discriminavano le facce sulle espressioni. La spiegazione più semplice era che i cani identificavano i denti».
Per escludere questa possibilità in questi nuovi studi, i cani non solo sono stati testati nel riconoscere l'intero volto, ma anche parti isolate del viso. Se i cani avessero riconosciuto le espressioni esclusivamente per la presenza o per l'assenza dei denti, non sarebbero stati capaci di identificare dei visi allegri o adirati solo dagli occhi, spiega Mueller. Dapprima è stata mostrata ai cani una sola parte del volto e una sola espressione. Quindi è stato testato se avessero potuto riconoscere il volto intero o una parte dell'espressione: «Sembra che capiscano che degli occhi “sorridenti” hanno lo stesso significato di un sorriso, e che degli occhi arrabbiati hanno lo stesso significato di una smorfia di rabbia». Lo studio ha dato dei primi indizi riguardo la possibilità dei cani di riconoscere più di una espressione. Difatti gli esemplari a cui erano state assegnate le facce arrabbiate, apprendevano più lentamente dei cani che dovevano identificare volti felici: «Questo potrebbe indicare che devono fare più di un'associazione fra espressioni ed emozioni e che una faccia arrabbiata è qualcosa a cui non vogliono approcciare e toccare». (Il Messaggero)
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