Aggredito sul pullman perché omosessuale. È successo all'alba a Torino, quando una coppia di giovani tornava a casa dopo una serata in discoteca: “Erano le 5.30. Viaggiavamo sul Nightbuster 15, era pieno di giovani e io ero con un amico. Parlavamo della serata appena trascorsa in un locale gay quando i due ragazzi davanti ci hanno chiesto se fossimo fro...” racconta Stefano Sechi, studente di economia di 21 anni.
“Non mi sono fatto problemi e gli ho detto di sì. Pensavo stessero scherzando e gli ho anche fatto una battuta per sdrammatizzare” aggiunge. Qualche minuto di calma poi partono gli insulti e prima di scendere alla fermata nella zona del Politecnico uno dei due fa partire un pugno, che colpisce Stefano all'occhio sinistro: “Il ragazzo castano è sceso, mentre quello biondo si è alzato, mi ha guardato e mi ha scaraventato un pugno in faccia prima di scappare anche lui”. Nessuno è intervenuto, né è riuscito a fermare l'aggressore, mentre dopo in molti, stando al racconto del giovane, gli sono avvicinati per dargli supporto e solidarietà. In ospedale gli hanno dato 7 giorni di prognosi: “Ho l'occhio nero e lo zigomo gonfio” aggiunge il ragazzo che ha denunciato l'episodio alla Polizia. “Subito non volevo farlo sapere, ma era troppo evidente il segno. Devo ringraziare i ragazzi del blog BitchyF che mi hanno convinto a parlarne. Ora l'ho raccontato a tutti, anche sui social network, perché ci si deve rendere conto che l'omofobia esiste e non è solo una questione di parole" spiega ancora.
Anche l'Arcigay Torino è intervenuta sull'aggressione, condannandola e chiedendo che “le istituzioni locali facciano altrettanto”. Secondo Marco Giusta, presidente dell'associazione, quanto accaduto venerdì notte conferma che “l'omofobia è vera, c'è e si vede, incide nella vita di tutti i giorni delle persone gay e lesbiche. Vladimir Luxuria ha espresso la sua solidarietà al giovane: “Non ho parole. Tutta la mia vicinanza – ha scritto – Certa gente non dovrebbe uscire dalle caverne”. La Polizia cercherà di recuperare le immagini dell'aggressione. Sul caso è intervenuto anche il sindaco di Torino. "L'aggressione al giovane universitario è un fatto di gravità inaudita. Esprimo vicinanza e solidarietà allo studente colpito e alla sua famiglia e formulo gli auguri di una pronta guarigione. La comunità torinese non rimanga indifferente, nella certezza che i responsabili saranno al più presto individuati e consegnati alla Giustizia" ha detto Piero Fassino. E ha aggiunto: "Fatti di tale portata, lesivi della dignità umana, non possono essere in alcun caso tollerati - aggiunge il primo cittadino -. Il nostro Paese deve adottare leggi che contrastino ogni forma di omofobia. Il Parlamento e le istituzioni compiano scelte irreversibili di civiltà e libertà". (La Repubblica)
Anche l'Arcigay Torino è intervenuta sull'aggressione, condannandola e chiedendo che “le istituzioni locali facciano altrettanto”. Secondo Marco Giusta, presidente dell'associazione, quanto accaduto venerdì notte conferma che “l'omofobia è vera, c'è e si vede, incide nella vita di tutti i giorni delle persone gay e lesbiche. Vladimir Luxuria ha espresso la sua solidarietà al giovane: “Non ho parole. Tutta la mia vicinanza – ha scritto – Certa gente non dovrebbe uscire dalle caverne”. La Polizia cercherà di recuperare le immagini dell'aggressione. Sul caso è intervenuto anche il sindaco di Torino. "L'aggressione al giovane universitario è un fatto di gravità inaudita. Esprimo vicinanza e solidarietà allo studente colpito e alla sua famiglia e formulo gli auguri di una pronta guarigione. La comunità torinese non rimanga indifferente, nella certezza che i responsabili saranno al più presto individuati e consegnati alla Giustizia" ha detto Piero Fassino. E ha aggiunto: "Fatti di tale portata, lesivi della dignità umana, non possono essere in alcun caso tollerati - aggiunge il primo cittadino -. Il nostro Paese deve adottare leggi che contrastino ogni forma di omofobia. Il Parlamento e le istituzioni compiano scelte irreversibili di civiltà e libertà". (La Repubblica)
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