Un incendio è divampato - tra mercoledì e giovedì notte - nel terminal 3 dei voli internazionali dell’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino, subito chiuso e evacuato.
I Vigili del fuoco hanno lavorato per ore per spegnere le fiamme: tre le persone intossicate che sono già state dimesse. Il rogo sarebbe stato causato da un corto circuito «nell’area commerciale che ha distrutto l’area, ma non ha toccato la zona del check-in» ha spiegato Vito Riggio, presidente Enac che ha anche previsto «per le 14 il ritorno alla completa operatività dell’aeroporto». La società di gestione Adr ha prima comunicato che l’intero aeroporto sarebbe rimasto chiuso almeno fino alle 14 di giovedì, ma poi ha annunciato che i primi voli sarebbero partiti a mezzogiorno con un riavvio graduale dello scalo. Per ore sono rimaste chiuse anche le strade intorno all’aeroporto, mandando in tilt tutta la circolazione: l'autostrada Roma-Fiumicino è stata riaperta poco dopo le 10 del mattino ma il traffico è ancora congestionato. Ripreso anche il servizio ferroviario sospeso per disposizione della questura. Pesanti le ripercussioni del traffico aereo in tutta Italia, ingenti i danni alle strutture del Terminal del Leonardo da Vinci.
Sono alcune migliaia i passeggeri bloccati all’aeroporto di Fiumicino: i viaggiatori, turisti stranieri e italiani, ma anche uomini e donne in viaggio d’affari attendono di avere informazioni se e quando potranno ripartire fuori al terminal 1. Caotica anche la situazione al Piano Arrivi del Terminal 1 dove diverse centinaia di passeggeri in Arrivo sono bloccati in attesa di poter raggiungere la Capitale. Il controllo documenti dell’aeroporto di Fiumicino, interessato questa notte da un violento rogo, è stato interamente e momentaneamente spostato al Terminal 1 fin quando la situazione non torna alla normalità. (Corriere della Sera)
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