È di pochi giorni fa l’allarme sollevato dagli assistenti bagnanti di Security srl sui pericoli legati ad abuso di alcol in spiaggia.
E risale a ieri il soccorso sul lago di Caldonazzo di un cinquantenne italiano che, dopo aver alzato troppo il gomito, si è tuffato ed è stato visto annaspare ed andare con la testa sott’acqua. Era tutta scena, come egli stesso ha ammesso quando è stato riportato alla riva. «Volevo attirare l’attenzione della bagnina, volevo che fosse lei a venire a salvarmi», ha detto con la mente ancora annebbiata dai fumi dell’alcol. Se fosse finzione o se si trattasse di un allarme reale, i soccorritori non lo potevano sapere dunque hanno proceduto con le manovre di emergenza. L’intervento è accaduto davanti alla spiaggia «Riviera» tra Calceranica e Caldonazzo. L’uomo, in compagnia di un amico, era brillo. Più volte nel corso del pomeriggio si era avvicinato alla bagnina per «attaccare bottone» ma la ragazza aveva evidentemente altro da fare che fermarsi a chiacchierare con la gente.
L’uomo, che stava diventando sempre più molesto, le ha anche sfiorato la gamba e, vedendo respinto ogni tentativo di approccio, ha pensato di attirare l’attenzione tuffandosi e fingendo un malore. Tra l’altro, ha rischiato davvero di annegare, perché l’assunzione di alcol in una giornata calda comporta una rapida dispersione di calore in acqua, che causa uno stato di ipotermia con possibile congestione. Il cinquantenne, invitato a lasciare la spiaggia, ha tentato di gettarsi nuovamente in acqua. Sono dovuti intervenire gli agenti della polizia locale per riportarlo alla ragione e per controllare che non si mettesse alla guida in quelle condizioni. Rischia la denuncia per procurato allarme ed ubriachezza molesta. (L'Adige)
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