Roma, le dimissione di Marino rinviate a Lunedì 12 Ottobre

Venti giorni. Questo il tempo in cui il sindaco dimissionario potrebbe decidere di rimanere in sella e "far tremare il Pd" poi si aprirà la strada alla nomina di un commissario straordinario che traghetterà la Capitale fino al giorno delle nuove elezioni. Lunedì Marino formalizzerà le proprie dimissioni e anche se rimane l'incognita sulla possibile scelta del sindaco di non lasciare l'incarico per il premier Renzi la vicenda è giù chiusa.


Rompendo il silenzio scrive nella sua rubrica di posta su l'Unità: "Al punto in cui eravamo non c'erano piu' alternative. E dunque credo che Marino abbia fatto bene a dimettersi". Bisogna voltare pagina, scrive il premier, anche rispetto alle "polemiche, divisioni e liti tra correnti" del Pd per pensare al bene della città dei cittadini. A partire dall'imminente Giubileo: "Faremo di tutto - assicura - perchè sia un successo". Come Expo, una scommessa a cui nessuno credeva.

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Bene, io spero nelle sue dimissioni. 

Bene

Si dimette? non lo sapevo

Simone ha scritto:

Si dimette? non lo sapevo

neanche io

Simone ha scritto:

Si dimette? non lo sapevo

Molto strano, da Italiani dovreste saperlo tutti. Va be, forse non siete i tipi curiosi su ciò che accade giorno per giorno ahah!
Comunque, vi posso assicurare che ha fatto un grande errore e quindi deve pagarne le conseguenze con le sue dimissioni. Lamps!

Starsalvatore:. ha scritto:

Bene, io spero nelle sue dimissioni. 

Simone ha scritto:

Si dimette? non lo sapevo

Nemmeno io, non seguo la politica.

Che noia sta politica italiana...

Io non lo ho invitato cit (Papa Francesco)

Ido ha scritto:

Io non lo ho invitato cit (Papa Francesco)

Da ora in poi sarai il mio idolo! AHAHAHAH 

Andrea. ha scritto:

Che noia sta politica italiana...

Questione articolata e complessa. Personalmente ritengo che Marino dovesse rassegnare le dimissioni per tutta una serie di questioni che vanno ben oltre i rimborsi degli scontrini (che, a conti fatti, rappresentano un punto marginale), ma, detto e ribadito questo, per gli stessi e ben altri motivi dovrebbe rassegnarle anche il bellimbusto che, da segretario del Pd nonché premier, ne ha sancito la cacciata.