La notizia dell'attentato, fortunatamente sventato dalle guardie del corpo, a Josè Mourinho ha fatto il giro del mondo e sabato in conferenza stampa lo Special One ha parlato dell'accaduto, senza però fare drammi. "Non so nulla, non ho visto nulla. Siamo arrivati a La Coruña e c'era tanta gente. Noi avevamo il nostro normale dispositivo di sicurezza, studiato per arginare la passione, non per fermare un'eventuale aggressione, non è successo niente. Siamo andati in albergo, poi siamo tornati a Madrid e non mi sono accorto di nulla", ha spiegato l'allenatore del Real Madrid. "Due giorni fa mi hanno informato che una delle persone della security aveva avuto qualcosa alla schiena procurato da qualcosa di tagliente e nulla più. Non voglio sapere niente di più, per me la cosa è chiusa. Paura? Ma che paura", ha concluso sprezzante Mourinho. A preoccupare l'ex allenatore dell'Inter più di un possibile nuovo tentativo di accoltellamento è quindi Kakà, rientrato a gennaio dopo uno stop di sei mesi in seguito all'operazione al menisco e ora fermatosi nuovamente per un altro problema al ginocchio. Il brasiliano, per cui si è parlato con grande insistenza nelle ultime settimane come obiettivo di mercato per Milan ed Inter, non è stato neanche convocato per Santander e, in accordo con lo staff sanitario merengue, ha deciso di prendersi un periodo di riposo per ritornare in forma. Se a questo si aggiunge che domenica Mou dovrà fare a meno per la prima volta in stagione di Cristiano Ronaldo si può ben capire che l'allenatore portoghese sia ora concentrato su quale formazione mandare in campo al Sardinero.