MIGRANTI, L'AUSTRIA AVVERTE L'ITALIA: IN CASO ESTREMO CHIUSURA DEL BRENNERO
Il ministro della Difesa austriaco, Hans Peter Doskozil, non ha escluso la possibilità di chiudere la frontiera del Brennero con l'Italia nel caso la pressione dei migranti creasse "una situazione estrema". Parlando mercoledì sera a Innsbruck, il ministro ha avvertito che non sarebbe accettabile se l'Italia lasciasse transitare un grande flusso di migranti e non si riprendesse indietro quelli che vengono respinti, trasformando il Tirolo in "una sala d'attesa" per chi vuole raggiungere il nord d'Europa. In quel caso, ha aggiunto, "chiederemmo di poter fare controlli in territorio italiano". Se Italia e Germania non cambiano la loro politica, ha aggiunto, in Tirolo rischia di crearsi "un problema enorme".
L'Austria ha fissato un tetto di 37.500 richieste d'asilo per quest'anno ma finora sono già arrivate 16.550-17.000 domande.
Il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, aspetta di capire le reali intenzioni dell'Austria sull'eventuale chiusura del Brennero che, in ogni caso, se si verificasse "sarebbe davvero molto grave". "Vediamo di che si tratta, perché se si tratta solo di parole e gesti simbolici penso che non ci saranno conseguenze sul terreno alla frontiera", ma "se invece ci saranno davvero muri sarebbe davvero molto grave", ha affermato il ministro a margine del Salone del Mobile. Nel caso si erigessero barriere al confine con l'Austria "significa dimenticare che questi problemi vanno affrontati insieme e non certo come ha ricordato il presidente della Repubblica erigendo barriere", ha sottolineato il ministro. "Non è ancora chiaro - ha tuttavia precisato Gentiloni - se si tratta di annunci o decisioni concrete. Abbiamo sempre collaborato con l'Austria e mi auguro che si tratti solo di annunci simbolici e non di blocchi veri e propri che sarebbero negativi non solo per la nostra economia, ma un brutto segnale per l'Europa".
Mentre Gentiloni aspetta di capire le reali intenzioni dell'Austria, rincara la dose il presidente della Lombardia, Roberto Maroni: "Se l'Austria può costruire una barriera al Brennero vuol dire che Schengen è morta: l'accordo è tenuto in vita artificialmente. Non c'è alcun governo che ponga la questione. Manca la politica, si può essere d'accordo o no con quel che fa l'Austria, ma l'Europa non c'è più di fronte a una barriera al Brennero".
Il ministro della Difesa austriaco, Hans Peter Doskozil, non ha escluso la possibilità di chiudere la frontiera del Brennero con l'Italia nel caso la pressione dei migranti creasse "una situazione estrema". Parlando mercoledì sera a Innsbruck, il ministro ha avvertito che non sarebbe accettabile se l'Italia lasciasse transitare un grande flusso di migranti e non si riprendesse indietro quelli che vengono respinti, trasformando il Tirolo in "una sala d'attesa" per chi vuole raggiungere il nord d'Europa. In quel caso, ha aggiunto, "chiederemmo di poter fare controlli in territorio italiano". Se Italia e Germania non cambiano la loro politica, ha aggiunto, in Tirolo rischia di crearsi "un problema enorme".
L'Austria ha fissato un tetto di 37.500 richieste d'asilo per quest'anno ma finora sono già arrivate 16.550-17.000 domande.
Il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, aspetta di capire le reali intenzioni dell'Austria sull'eventuale chiusura del Brennero che, in ogni caso, se si verificasse "sarebbe davvero molto grave". "Vediamo di che si tratta, perché se si tratta solo di parole e gesti simbolici penso che non ci saranno conseguenze sul terreno alla frontiera", ma "se invece ci saranno davvero muri sarebbe davvero molto grave", ha affermato il ministro a margine del Salone del Mobile. Nel caso si erigessero barriere al confine con l'Austria "significa dimenticare che questi problemi vanno affrontati insieme e non certo come ha ricordato il presidente della Repubblica erigendo barriere", ha sottolineato il ministro. "Non è ancora chiaro - ha tuttavia precisato Gentiloni - se si tratta di annunci o decisioni concrete. Abbiamo sempre collaborato con l'Austria e mi auguro che si tratti solo di annunci simbolici e non di blocchi veri e propri che sarebbero negativi non solo per la nostra economia, ma un brutto segnale per l'Europa".
Mentre Gentiloni aspetta di capire le reali intenzioni dell'Austria, rincara la dose il presidente della Lombardia, Roberto Maroni: "Se l'Austria può costruire una barriera al Brennero vuol dire che Schengen è morta: l'accordo è tenuto in vita artificialmente. Non c'è alcun governo che ponga la questione. Manca la politica, si può essere d'accordo o no con quel che fa l'Austria, ma l'Europa non c'è più di fronte a una barriera al Brennero".
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