"L'Unione Europea non mitiga l'influenza britannica, la esalta. Un'Europa forte non minaccia la leadership globale della Gran Bretagna, la accresce". E' quanto si legge in un'intervista con il Telegraph del presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, dal titolo evocativo che le ragioni per cui la Gran Bretagna dovrebbe restare in Europa. Obama dà a Cameron l'appoggio politico che il leader britannico necessitava, soprattutto in seguito allo scandalo dei Panama papers. Secondo Obama, "il Regno Unito restando nella Ue può anche essere più efficace nella lotta contro il terrorismo".
Cameron tuttavia, nella sua battaglia politica per il Regno Unito in Europa, che prevede un referendum per il 23 giugno, può contare anche sull'appoggio di influenti leader internazionali. "Il matrimonio della Gran Bretagna con l'Unione Europea non può finire. Come in tutti i matrimoni parlarsi può aiutare", ha detto Christine Lagarde, direttore operativo dell'Fmi. Secondo il primo ministro canadese, Justin Trudeau, "per il Canada la porta sull'Europa è Londra. L'Ue è per noi un partner importante con cui abbiamo un rapporto stretto". L'appoggio politico a Cameron giunge anche, inaspettatamente, da un altro importante Paese del Commonwealth, l'India. "Se per l'India c'è un punto di ingresso in Europa, ribadiamo che questo punto di ingresso è proprio Londra".
Convinto dei mutui benefici di un Regno Unito nella Ue, è anche il governatore della Bce, Mario Draghi, per il quale "se la Gran Bretagna rimarrà nell'Unione europea sara' un beneficio per entrambi e non smetteremo di ripeterlo". Naturalmente, anche il presidente francese Francois Hollande si è schierato a favore di Cameron, facendo leva sullo spettro dell'immigrazione, " Londra con il no sarebbe costretta a controllare gli ingressi a Dover e non a Calais".
Capofila del fronte opposto è il sindaco di Londra, Boris Johnson, che ha ricevuto il sostegno di Marine Le Pen, leader del partito francese Front National, e del segretario della Lega Nord, Matteo Salvini.
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Convinto dei mutui benefici di un Regno Unito nella Ue, è anche il governatore della Bce, Mario Draghi, per il quale "se la Gran Bretagna rimarrà nell'Unione europea sara' un beneficio per entrambi e non smetteremo di ripeterlo". Naturalmente, anche il presidente francese Francois Hollande si è schierato a favore di Cameron, facendo leva sullo spettro dell'immigrazione, " Londra con il no sarebbe costretta a controllare gli ingressi a Dover e non a Calais".
Capofila del fronte opposto è il sindaco di Londra, Boris Johnson, che ha ricevuto il sostegno di Marine Le Pen, leader del partito francese Front National, e del segretario della Lega Nord, Matteo Salvini.
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