“Tutti i bambini sono uguali, indipendentemente dalla loro appartenenza familiare e tutti hanno uguali diritti. Mai più bimbi in carcere, non importa di chi siano figli, ciò che importa e’ che siano bimbi: questa e’ la frase che ho ribadito in più occasioni per affermare la forte volontà del governo perché venisse data alle madri di bimbi fino a sei anni la possibilità di scontare le ***** fuori dal carcere” – questo il commento del ministro della Giustizia, Angelino Alfano.
Il provvedimento, approvato all’unanimità con la sola astensione dei radicali ed ora in attesa di essere discusso al Senato, prevede che solo in occasione di esigenze cautelari di “particolare rilevanza” le mamme dovranno andare in carcere con i propri figli, innalzando inoltre l’età del minore da tre a sei anni.
Vengono modificate anche le regole che disciplinano il diritto di visita al minore malato: il magistrato infatti potrà concedere il permesso ai genitori detenuti, con provvedimento urgente, per visitare il figlio infermo, tenendo presente la durata del ricovero e del decorso della malattia. E’ prevista anche una procedura ad hoc per i casi di assoluta urgenza: in quel caso sarà il direttore dell’istituto penitenziario a concedere il permesso.
Infine sono previste anche novità per quanto riguarda gli arresti domiciliari: condannate incinte o madri di figli di età non superiore a dieci anni potranno espiare condanne fino a quattro anni presso una casa famiglia protetta. Se, invece, non c’è un concreto pericolo di commissione di ulteriori delitti, le detenute potranno espiare la pena nella propria abitazione, dopo averne scontato almeno un terzo o quindici anni nel caso di condanna all’ergastolo.
Questo provvedimento assume un valore ancora più importante se messo in relazione al sovraffollamento delle carceri. Ecco alcuni dati: dal 2000 al 2009 i detenuti sono aumentati del 10% arrivando fino a quota 65.067 (il 4,4% è rappresentato da donne). La capienza regolamentare è pari a 43.074 e le stime per il 2010 ci riportano invece ad una popolazione carceraria di 73.000 detenuti, quasi il doppio di quella prevista!