In Russia non ci andiamo. Dopo 60 anni l'Italia manca di nuovo la qualificazione ai Mondiali, per la seconda volta nella sua storia, terza se consideriamo quello del 1930, al quale non partecipò per sua scelta. Roba da non credere, che ci lascia quasi senza parole, ma con una enorme delusione, perché gli azzurri, che di Mondiali ne hanno vinti quanti la Germania e meno solo del Brasile, è impensabile che manchino alla rassegna iridata.
E invece da stasera dovremo già cominciare a comprendere la realtà, che parla di un'esperienza, quella di Ventura, totalmente fallimentare. Aveva ereditato una Nazionale con carattere da Conte, ce la lascia in un totale stato confusionale. Ai Mondiali ci va la Svezia, che ci piaccia o no. La squadra di Jansson strappa uno 0-0 a San Siro. Non basta il pubblico del Meazza, decide quella rete beffarda di Johansson a Solna. Finisce con le lacrime di Buffon, il capitano che per 20 anni ha onorato l'azzurro. Il sogno di un sesto mondiale resta tale.
E invece da stasera dovremo già cominciare a comprendere la realtà, che parla di un'esperienza, quella di Ventura, totalmente fallimentare. Aveva ereditato una Nazionale con carattere da Conte, ce la lascia in un totale stato confusionale. Ai Mondiali ci va la Svezia, che ci piaccia o no. La squadra di Jansson strappa uno 0-0 a San Siro. Non basta il pubblico del Meazza, decide quella rete beffarda di Johansson a Solna. Finisce con le lacrime di Buffon, il capitano che per 20 anni ha onorato l'azzurro. Il sogno di un sesto mondiale resta tale.