E' il week end dei mondiali di ciclismo di Valkenburg. Occhi puntati sulla selezione italiana del ct Bettini: si punta sul capitano Vincenzo Nibali, leader di un gruppo giovane. Occhio a Pinotti per la crono. Donne: tris di stelle con Bronzini, Guderzo e Cantele
Giovane e sorridente al futuro, ecco l'Italia che si affaccia al Mondiale di ciclismo 2012, in programma a Valkenburg, Olanda. Se medagliata o no, ne riparleremo dopo il 23 settembre. Eccola dunque la nuova Italia che Bettini ha plasmato, facendo lo slalom tra le disposizioni delle Federciclismo (no a convocazioni in odor di doping: e per questa linea dura il presidente federale Di Rocco si è meritato il pubblico encomio del presidente del Coni Petrucci) e la scelta di ringiovanire drasticamente la Nazionale.
Il gruppo in effetti era arrivato a fine ciclo, e con pochi rimpianti: il crepuscolo è stato avaro di soddisfazioni, visto che una medaglia nella prova in linea maschile manca dal 2008 (oro di Ballan, argento di Cunego). C'è molta curiosità intorno a questo gruppo dalla carta d'identità giovane, salvo la presenza di veterani come Pinotti (36), Paolini (35) e Nocentini (34).
E pure Bettini si gioca parecchio: chiamato d'urgenza al capezzale della Nazionale orfana del ct Franco Ballerini (il tecnico dei tanti trionfi, morto nel 2010), ha un contratto fino al 2013 ma è chiaro che in caso di risultato deludente potrebbe pure far fagotto anticipatamente e non arrivare così ai prossimi Mondiali di Firenze. Un oro olimpico (Atene 2004), due ori mondiali (Salisburgo 2006 e Stoccarda 2007) da atleta, in questo Mondiale Bettini si gioca parecchio.
La squadra comunque ha una sua logica. La stella è ovviamente Vincenzo Nibali, reduce da una convincente stagione in cui brilla, tra tanti piazzamenti, il terzo posto al Tour de France. A contorno alcuni giovani dalle ottime promesse, come il debuttante Dario Cataldo vincitore di un tappone della Vuelta e, soprattutto, il 21enne Moreno Moser, nipote d'arte di Francesco e al di là dell'impegnativo cognome nuova speranza del ciclismo azzurro. Occhio anche a Oscar Gatto e Diego Ulissi.
Difficile vedersela con l'Invencible Armada spagnola, con il belga Gilbert e con tutti gli altri, ma non si può mai dire. Qualcosa di buono potrebbe venire invece dalla cronometro. Lì pedala il 'vecchio' Marco Pinotti, che a Londra è arrivato quinto: uno sforzo in più e potrebbe anche essere un nome da podio.
Cenni dal femminile, dove in linea l'Italia viene da tre ori consecutivi (e quattro negli ultimi cinque anni). La grande favorita stavolta è l'olandese Vos, ma la bicampionessa mondiale in carica Giorgia Bronzini, l'ex campionessa Tatiana Guderzo (2009) e Noemi Cantele sono nomi da medaglia d'oro.