Il braccio di ferro tra campionato e Coppa Italia è iniziato nella stagione 2006/2007 (anche se è dal 2004/2005, prima finale, che se le danno in Coppa Italia). Il campionato era affare loro, anzi suo. Dell'Inter. Perchè il gruppo di Mancini vinse quello Scudetto con 97 punti, il record dei record, con la Roma lontana a -12 e fondamentalmente mai in grado di impensierire i nerazzurri. Anche la Supercoppa italiana sorrise all'Inter, con quell'incredibile 4-3 di San Siro deciso da una punizione di Figo nei tempi supplementari. Ma la Coppa Italia fu della Roma: il 6-2 (!) della gara d'andata rese dolcissima anche la sconfitta per 2-1 del ritorno: uno "titulo" - dall'incredibile significato morale - nell'anno in cui l'Inter si prese (quasi tutto). Ma era una situazione "particolare". E gli amici juventini e milanisti (ma anche viola e biancocelesti) ricorderanno senz'altro.
Da quell'anno in poi fu un duello continuo: Inter e Roma, Roma e Inter. Nel 2007/2008 - l'ultima annata del Mancio - l'Inter vinse nuovamente lo Scudetto (e lo farà per altre due volte di fila con Mourinho), ma lasciò alla Roma (incontrata ancora in finale) la Coppa Italia e la Supercoppa italiana. Nella stagione successiva, siamo al 2008/2009, Inter e Roma si incontrarono nei quarti di finale, con i nerazzurri questa volta vincitori per 2-1. E la Supercoppa, decisa questa volta ai calci di rigore, tornò a Milano.
Niente Supercoppa Italiana nel 2009/2010, l'ultimo anno di Mourinho, ma di nuovo finale in Coppa Italia. E' l'anno del Triplete interista, la stagione che rimarrà per sempre nelle menti dei tifosi nerazzurri. E anche la Coppa Italia viene alzate dalle braccia di capitan Zanetti grazie all'1-0 dell'Olimpico firmato Milito.
Anno nuovo, filastrocca ampiamente già sentita. Inter e Roma si incontreranno questa sera nella solita Coppa Italia: non è la finale, questa volta, è una semplice semifinale. Ma vale moltissimo. Per entrambe.
La Roma, reduce dalla sconfitta interna in campionato contro il Palermo, ha vissuto una stagione particolare: la pace a livello societario è arrivata solo da pochi giorni, e il cambio di allenatore (da Ranieri a Montella) non è stato a dir la verità un passaggio facile. Il sesto posto in classifica, ultimo valido per l'ingresso in Europa, non è sicuramente un risultato di cui andare fieri. Roma e la Roma pretendono molto di più.
Analogo il discorso per l'Inter, una squadra che era partita con l'idea di ri-vincere tutto e che si è vista invece costretta a cambiare in corsa (da Benitez a Leonardo) a causa di un feeling mai nato con il tecnico spagnolo. L'avvicendamento in panchina, fino a un certo punto della stagione per tutti miracoloso, ha iniziato a scricchiolare prima dell'impresa con il Bayern Monaco per poi crollare definitivamente con il ko nel derby contro il Milan e - soprattutto - per via della clamorosa debacle di San Siro con lo Schalke. Scudetto e possibilità di bissare la Champions dell'anno andati in frantumi nell'arco di una settimana: e poi il nuovo tonfo con il Parma a ricordare a tutti che l'Inter del Triplete non c'è più.
Per Roma e Inter questa volta la Coppa Italia non è il dolce contorno di una stagione da ricordare: è piuttosto l'ultimo appiglio per salvare un'annata fin qui ad alti e bassi. Ci vincerà? Difficile dirlo; possiamo invece affermare con assoluta certezza che entrambe le squadre arrivano a questa gara con la stessa fame. E' la Coppa Italia, la semifinale. Ma forse - per Inter e Roma - da quest'anno non sarà più vista come la "solita" Coppa Italia.