Nel gran premio di Germania Marc Marquez ritorna sul gradino più alto del podio che merita. Al Sachsenring scrive una pagina di storia indelebile. Rompe un digiuno di successi di 581 giorni festeggiando l'11° trionfo in Germania in tutte le classi e consecutivamente.
Per un campione abituato a successi e titoli iridati, 581 giorni senza vincere sono un'eternità. Ma se il pilota è lo stesso che ha attraversato uno dei momenti più difficili della sua carriera e della sua vita, ecco che l'impresa diventa una pagina di sport indelebile.
Esattamente un anno fa, in occasione del primo gran premio in Spagna nel mondiale del 2020, Marquez fu protagonista di una brutta caduta con conseguente frattura dell'omero destro.
Dopo due giorni il primo intervento per ridurre le fratture all'omero. A distanza di 4 giorni dall'operazione tenta il rientro, nonostante il dolore prova a correre, ma dopo il primo giro decide di rientrare ai box e rinunciare alla gara.
Esattamente dopo 14 giorni, torna in sala operatoria per un secondo intervento: la placca di titanio usata per ridurre la frattura all'omero destro viene sostituita perché danneggiata dall'eccessivo stress.
La riabilitazione è lenta e la frattura non migliora. I tempi di recupero si allungano.
A causa dei problemi riscontrati durante il periodo di recupero, decide di tornare sotto i ferri per la terza volta: otto ore di intervento all'omero destro. Nel giorno della presentazione ufficiale della sua squadra, Honda, ovvero il 22 febbraio, è ancora incerta la data del suo rientro.
A marzo ha un riscontro positivo: il pilota può finalmente intensificare il programma di recupero della forza e della mobilità in vista di un rientro graduale alle gare.
Prosegue quindi il suo recupero, scendendo in pista con moto di bassa cilindrata.
Il 18 aprile rientra a 271 giorni dall'infortunio e conclude la gara al 7° posto.
Nelle gare successive non ottiene ottimi risultati, è chiaramente in difficoltà e spesso al limite e lo si nota dalle numerose cadute che per fortuna sono senza conseguenze.
20 giugno: Marquez taglia il traguardo davanti a tutti: atto di forza dello spagnolo che con una grande partenza si mette subito al comando e resta saldamente in vetta fino alla fine.
Lacrime, gioia e pensieri che si attorcigliano nell'anima di Marquez che mostra il suo lato umano e che fanno capire tante cose. L'essenza risiede nel fatto che a volte la passione ed il talento sono valori che possono fare la differenza, ma che non sono sufficienti se non si hanno le persone giuste al proprio fianco che ti aiutano ad uscire da un brutto momento.
Bentornato Marc!
Per un campione abituato a successi e titoli iridati, 581 giorni senza vincere sono un'eternità. Ma se il pilota è lo stesso che ha attraversato uno dei momenti più difficili della sua carriera e della sua vita, ecco che l'impresa diventa una pagina di sport indelebile.
Esattamente un anno fa, in occasione del primo gran premio in Spagna nel mondiale del 2020, Marquez fu protagonista di una brutta caduta con conseguente frattura dell'omero destro.
Dopo due giorni il primo intervento per ridurre le fratture all'omero. A distanza di 4 giorni dall'operazione tenta il rientro, nonostante il dolore prova a correre, ma dopo il primo giro decide di rientrare ai box e rinunciare alla gara.
Esattamente dopo 14 giorni, torna in sala operatoria per un secondo intervento: la placca di titanio usata per ridurre la frattura all'omero destro viene sostituita perché danneggiata dall'eccessivo stress.
La riabilitazione è lenta e la frattura non migliora. I tempi di recupero si allungano.
A causa dei problemi riscontrati durante il periodo di recupero, decide di tornare sotto i ferri per la terza volta: otto ore di intervento all'omero destro. Nel giorno della presentazione ufficiale della sua squadra, Honda, ovvero il 22 febbraio, è ancora incerta la data del suo rientro.
A marzo ha un riscontro positivo: il pilota può finalmente intensificare il programma di recupero della forza e della mobilità in vista di un rientro graduale alle gare.
Prosegue quindi il suo recupero, scendendo in pista con moto di bassa cilindrata.
Il 18 aprile rientra a 271 giorni dall'infortunio e conclude la gara al 7° posto.
Nelle gare successive non ottiene ottimi risultati, è chiaramente in difficoltà e spesso al limite e lo si nota dalle numerose cadute che per fortuna sono senza conseguenze.
20 giugno: Marquez taglia il traguardo davanti a tutti: atto di forza dello spagnolo che con una grande partenza si mette subito al comando e resta saldamente in vetta fino alla fine.
Lacrime, gioia e pensieri che si attorcigliano nell'anima di Marquez che mostra il suo lato umano e che fanno capire tante cose. L'essenza risiede nel fatto che a volte la passione ed il talento sono valori che possono fare la differenza, ma che non sono sufficienti se non si hanno le persone giuste al proprio fianco che ti aiutano ad uscire da un brutto momento.
Bentornato Marc!