L'Italia batte il Belgio 2-1 e vola in semifinale a Euro 2020. Gli azzurri si portano sul 2-0 grazie a due splendidi goal di Barella (31') e Insigne (44'), prima che Lukaku accorci le distanze su rigore nel recupero del primo tempo. Nella ripresa i ragazzi di Mancini restano padroni del campo, soffrono nel finale, ma tengono duro fino al 90', guadagnandosi la qualificazione.
Il sogno continua. Con la quindicesima vittoria consecutiva, record assoluto per una nazionale tra qualificazioni e fase finale dell'Europeo, gli azzurri si guadagnano il ritorno a Wembley, dove tra quattro giorni affronteranno le Furie Rosse di Luis Enrique, reduci dal successo ai rigori contro la Svizzera.
Una prova di grande maturità quella degli uomini del Mancio, che impongono il loro gioco senza paura anche contro la numero uno del ranking Fifa, si portano sul 2-0 grazie a due perle dei suoi "piccoli", e continuano a tenere le redini della partita anche dopo il rigore trasformato da Lukaku.
Soffrono un po' l'inevitabile assalto dei Diavoli Rossi, ma guidati dall'esperienza di Bonucci e Chiellini reggono l'urto in difesa e si prendono con merito quella semifinale che era sfuggita solo ai rigori 5 anni fa in Francia. Con tutta probabilità, e questa è l'unica nota stonata della serata, non ci sarà Spinazzola, forse il migliore degli azzurri fin qui per continuità. L'esterno della Roma è uscito in lacrime al 79', portato fuori dal campo in barella, per lui si teme la rottura del tendine d'achille.
L'avvio degli azzurri è un po' sottotono, con ritmi bassi e qualche errore di troppo in fase di impostazione. Il Belgio però è piuttosto attendista e lascia il pallino del gioco nelle mani degli uomini di Mancini, puntando soprattutto a soffocare le fonti di gioco italiane. Il primo sussulto è al 13', quando il gol di Bonucci sugli sviluppi di un calcio piazzato viene correttamente annullato dal Var per fuorigioco, soffocando l'esultanza del centrale bianconero.
La grande chance per il Belgio arriva al 22' con una percussione centrale di De Bruyne, ma sullo splendido sinistro della stella del City è altrettanto strepitosa la risposta in corner di Donnarumma. L'ex Milan è attentissimo anche pochi minuti dopo sul sinistro rasoterra di Lukaku.
Il predominio territoriale degli azzurri è comunque evidente e viene premiato poco dopo la mezzora: dopo un gran recupero palla sulla trequarti Verratti verticalizza per Barella, che si libera dalla doppia marcatura nel cuore dell'area e trafigge Courtois con un gran destro.
Gli azzurri sono indiavolati e poco prima dello scadere pescano il raddoppio con una magia di Insigne, che salta secco Tielemans (già ammonito) e infila il palo lontano da fuori area con il suo formidabile tiro a giro.
Il primo tempo sembra destinato a chiudersi sul 2-0, ma proprio allo scadere arriva la beffa: Di Lorenzo spinge leggermente Doku lanciato in corsa in area e Vincic indica (molto generosamente) il dischetto.
Lukaku trasforma con freddezza, zittendo col dito Donnarumma nell'esultanza, e accorcia le distanze subito prima del riposo.
Nonostante il colpo subito l'Italia comincia la ripresa con lo stesso atteggiamento offensivo del primo tempo, mentre il Belgio si affida soprattutto alle accelerazioni di un pimpante Doku. Al 61' è proprio l'esterno del Rennes ad avviare l'azione che fa rabbrividire la panchina italiana: Lukaku deve solo appoggiare in rete sull'assist di De Bruyne, ma colpisce clamorosamente addosso a Spinazzola che recuperava verso la porta.
Nonostante lo spavento gli azzurri restano padroni assoluti del campo, gestendo al meglio i ritmi grazie alle qualità dei palleggiatori. A un quarto d'ora dal 90' Mancini inserisce Cristante per Verratti e Belotti per un Immobile in serata decisamente no.
La brutta notizia arriva pochi minuti dopo, quando Spinazzola si ferma su un allungo e si accascia: fuori in lacrime, trasportato via dalla barella. Gli ultimi 10 minuti sono di grande sofferenza, Doku spaventa Donnarumma ancora in un paio di occasioni, ma dopo quasi 7' di recupero complessivo arriva il triplice fischio che fa esplodere di gioia la panchina, oltre che l'intero Paese.
Il 6 luglio a Wembley sarà sfida contro la Spagna.
Il sogno continua. Con la quindicesima vittoria consecutiva, record assoluto per una nazionale tra qualificazioni e fase finale dell'Europeo, gli azzurri si guadagnano il ritorno a Wembley, dove tra quattro giorni affronteranno le Furie Rosse di Luis Enrique, reduci dal successo ai rigori contro la Svizzera.
Una prova di grande maturità quella degli uomini del Mancio, che impongono il loro gioco senza paura anche contro la numero uno del ranking Fifa, si portano sul 2-0 grazie a due perle dei suoi "piccoli", e continuano a tenere le redini della partita anche dopo il rigore trasformato da Lukaku.
Soffrono un po' l'inevitabile assalto dei Diavoli Rossi, ma guidati dall'esperienza di Bonucci e Chiellini reggono l'urto in difesa e si prendono con merito quella semifinale che era sfuggita solo ai rigori 5 anni fa in Francia. Con tutta probabilità, e questa è l'unica nota stonata della serata, non ci sarà Spinazzola, forse il migliore degli azzurri fin qui per continuità. L'esterno della Roma è uscito in lacrime al 79', portato fuori dal campo in barella, per lui si teme la rottura del tendine d'achille.
L'avvio degli azzurri è un po' sottotono, con ritmi bassi e qualche errore di troppo in fase di impostazione. Il Belgio però è piuttosto attendista e lascia il pallino del gioco nelle mani degli uomini di Mancini, puntando soprattutto a soffocare le fonti di gioco italiane. Il primo sussulto è al 13', quando il gol di Bonucci sugli sviluppi di un calcio piazzato viene correttamente annullato dal Var per fuorigioco, soffocando l'esultanza del centrale bianconero.
La grande chance per il Belgio arriva al 22' con una percussione centrale di De Bruyne, ma sullo splendido sinistro della stella del City è altrettanto strepitosa la risposta in corner di Donnarumma. L'ex Milan è attentissimo anche pochi minuti dopo sul sinistro rasoterra di Lukaku.
Il predominio territoriale degli azzurri è comunque evidente e viene premiato poco dopo la mezzora: dopo un gran recupero palla sulla trequarti Verratti verticalizza per Barella, che si libera dalla doppia marcatura nel cuore dell'area e trafigge Courtois con un gran destro.
Gli azzurri sono indiavolati e poco prima dello scadere pescano il raddoppio con una magia di Insigne, che salta secco Tielemans (già ammonito) e infila il palo lontano da fuori area con il suo formidabile tiro a giro.
Il primo tempo sembra destinato a chiudersi sul 2-0, ma proprio allo scadere arriva la beffa: Di Lorenzo spinge leggermente Doku lanciato in corsa in area e Vincic indica (molto generosamente) il dischetto.
Lukaku trasforma con freddezza, zittendo col dito Donnarumma nell'esultanza, e accorcia le distanze subito prima del riposo.
Nonostante il colpo subito l'Italia comincia la ripresa con lo stesso atteggiamento offensivo del primo tempo, mentre il Belgio si affida soprattutto alle accelerazioni di un pimpante Doku. Al 61' è proprio l'esterno del Rennes ad avviare l'azione che fa rabbrividire la panchina italiana: Lukaku deve solo appoggiare in rete sull'assist di De Bruyne, ma colpisce clamorosamente addosso a Spinazzola che recuperava verso la porta.
Nonostante lo spavento gli azzurri restano padroni assoluti del campo, gestendo al meglio i ritmi grazie alle qualità dei palleggiatori. A un quarto d'ora dal 90' Mancini inserisce Cristante per Verratti e Belotti per un Immobile in serata decisamente no.
La brutta notizia arriva pochi minuti dopo, quando Spinazzola si ferma su un allungo e si accascia: fuori in lacrime, trasportato via dalla barella. Gli ultimi 10 minuti sono di grande sofferenza, Doku spaventa Donnarumma ancora in un paio di occasioni, ma dopo quasi 7' di recupero complessivo arriva il triplice fischio che fa esplodere di gioia la panchina, oltre che l'intero Paese.
Il 6 luglio a Wembley sarà sfida contro la Spagna.