Il tecnico del Napoli "alla Mourinho" alla vigilia della Fiorentina: "Mi aspettavo il tiro al massacro dopo il k.o. col Chievo. Coi viola i tre tenori in campo? Se Lavezzi ce la fa, sì. Ma il turnover è il segreto che ci ha fatto arrivare in Champions l'anno scorso"
Sempre più alla Mourinho. Walter Mazzarri mostra i muscoli in difesa della sua squadra, esattamente come faceva il tecnico portoghese ai tempi dell'Inter: “Mi aspettavo questo tiro al massacro, dopo il miracolo dello scorso anno – dice il tecnico toscano alla vigilia della gara con la Fiorentina -. Sono contento che ci sia l'inquisizione contro di me, sparatemi pure. Del resto, più facciamo bene, più si alza l'asticella delle aspettative e quindi di conseguenza una sconfitta del Napoli fa notizia. Questo mi inorgoglisce”.
Walter Mazzarri, 50 anni.
BRAVO FIDELEFF — Criticato per il massiccio turnover effettuato contro il Chievo, Mazzarri fornisce ampie spiegazioni delle sue scelte: “Sulla scorta dello scorso anno, abbiamo una rosa più ampia e meglio attrezzata. Se avessi fatto giocare gli stessi giocatori che sono scesi in campo con Milan e Manchester City, avrei corso un alto rischio infortuni. Il turnover è il segreto che lo scorso anno ci ha portato in Champions, vincendo contro Lecce, Brescia e Parma nonostante non avessi schierato i titolarissimi”. Il tecnico ha un solo rammarico: “Forse potevo ritardare addirittura i cambi. Purtroppo, uno l'ho dovuto anticipare per il piccolo problema muscolare di Maggio, altrimenti avrei tolto proprio Fideleff facendo entrare Paolo Cannavaro. L'argentino è stato il migliore in campo e mi spiace dunque ancor di più che sia stato lui a commettere questo sfortunato errore che ci è costato la sconfitta”.
Mazzarri è alla terza stagione a Napoli.
I TRE TENORI — Adesso, comunque è tempo di pensare alla sfida con i viola: “I tre tenori in campo? Se Lavezzi ce la fa, allora sì. Se lui è a disposizione, gioca sicuro. La Fiorentina è molto forte, basta leggere i nomi e mi dispiace per Gilardino che non potrà esserci. Sarà una partita terribile, loro non hanno nulla da perdere e hanno la forza nei grandi valori individuali. Noi dovremo giocarla al massimo facendo riposare quei pochi che non l'hanno fatto, tipo Aronica. Fideleff ? Lui merita un'altra chance”.
Sempre più alla Mourinho. Walter Mazzarri mostra i muscoli in difesa della sua squadra, esattamente come faceva il tecnico portoghese ai tempi dell'Inter: “Mi aspettavo questo tiro al massacro, dopo il miracolo dello scorso anno – dice il tecnico toscano alla vigilia della gara con la Fiorentina -. Sono contento che ci sia l'inquisizione contro di me, sparatemi pure. Del resto, più facciamo bene, più si alza l'asticella delle aspettative e quindi di conseguenza una sconfitta del Napoli fa notizia. Questo mi inorgoglisce”.
Walter Mazzarri, 50 anni.
BRAVO FIDELEFF — Criticato per il massiccio turnover effettuato contro il Chievo, Mazzarri fornisce ampie spiegazioni delle sue scelte: “Sulla scorta dello scorso anno, abbiamo una rosa più ampia e meglio attrezzata. Se avessi fatto giocare gli stessi giocatori che sono scesi in campo con Milan e Manchester City, avrei corso un alto rischio infortuni. Il turnover è il segreto che lo scorso anno ci ha portato in Champions, vincendo contro Lecce, Brescia e Parma nonostante non avessi schierato i titolarissimi”. Il tecnico ha un solo rammarico: “Forse potevo ritardare addirittura i cambi. Purtroppo, uno l'ho dovuto anticipare per il piccolo problema muscolare di Maggio, altrimenti avrei tolto proprio Fideleff facendo entrare Paolo Cannavaro. L'argentino è stato il migliore in campo e mi spiace dunque ancor di più che sia stato lui a commettere questo sfortunato errore che ci è costato la sconfitta”.
Mazzarri è alla terza stagione a Napoli.
I TRE TENORI — Adesso, comunque è tempo di pensare alla sfida con i viola: “I tre tenori in campo? Se Lavezzi ce la fa, allora sì. Se lui è a disposizione, gioca sicuro. La Fiorentina è molto forte, basta leggere i nomi e mi dispiace per Gilardino che non potrà esserci. Sarà una partita terribile, loro non hanno nulla da perdere e hanno la forza nei grandi valori individuali. Noi dovremo giocarla al massimo facendo riposare quei pochi che non l'hanno fatto, tipo Aronica. Fideleff ? Lui merita un'altra chance”.
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