In vista della sfida di sabato sera a San Siro, il presidente azzurro non si accontenta e spera che in Champions League le due squadre si possano giocare il trofeo: "Una finale tutta italiana, in barba a Platini. E al Meazza aspetto Pandev".
"In barba a Platini sarebbe bello una finale tutta italiana con l'Inter": lo ha detto il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis. Gli azzurri sabato sera saranno di scena a San Siro, ma il presidente punta alla finale di Monaco di Baviera. "Noi siamo grandi contro le grandi perché i campioni ci esaltano - ha sottolineato il massimo dirigente azzurro. Le grandi ci fanno giocare mentre sono le provinciali ci mettono più in difficoltà. Sarà una bella partita, l'inter ha ritrovato la sua luce con Ranieri. Sara' una sfida emozionante, punto su Pocho, Hamsik, Zuniga ed il rientrante Maggio per far vedere una bella squadra contro i nerazzurri. Mi dispiace per l'infortunio di Cavani e so anche quanto dispiace ad un guerriero come lui non esserci in un match simile. Comunque sarà anche l' occasione per vedere le riserve che hanno bisogno di tempo".
"Aspettiamo di vedere al lavoro - ha aggiunto - Britos, Dzemaili, Donadel sono giocatori che devono avere il tempo di integrarsi e quindi accettiamo anche arrivino delle sconfitte con loro in campo. A fine dicembre, tireremo le somme. Gli infortuni sono incidenti di percorso che possono capitare. Meno male che è rimasto Gargano". Sono 17 anni, gli è stato ricordato, che la compagine partenopea non vince a Milano con l'Inter. "Il 17 è un numero che mi porta bene - ha ripreso il produttore cinematografico - in Champions mi piacerebbe una finale con l'Inter ed in questa competizione tifo sempre per le italiane anche perché si rivaluta il nostro calcio ed i nostri allenatori. Sabato sera mi aspetto il guizzo da Pandev, spero si procuri la sua rivincita contro gli ex". Infine De Laurentiis ha ribadito come chi fa la Champions paghi qualcosa in campionato. "E' un fatto che abbiamo visto con tutte le altre squadre che hanno affrontato le cosi dette piccole tra le quali mi ha colpito il Siena che ha un allenatore napoletano. E poi anche l'AtalantaCi sono giocatori come Denis, Cigarini, Mannini e Calaiò che magari a noi non renderebbero cosi ma che stanno facendo bene e quindi questo dimostra che abbiamo fatto degli ottmi mercati", ha concluso De Laurentiis.
"In barba a Platini sarebbe bello una finale tutta italiana con l'Inter": lo ha detto il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis. Gli azzurri sabato sera saranno di scena a San Siro, ma il presidente punta alla finale di Monaco di Baviera. "Noi siamo grandi contro le grandi perché i campioni ci esaltano - ha sottolineato il massimo dirigente azzurro. Le grandi ci fanno giocare mentre sono le provinciali ci mettono più in difficoltà. Sarà una bella partita, l'inter ha ritrovato la sua luce con Ranieri. Sara' una sfida emozionante, punto su Pocho, Hamsik, Zuniga ed il rientrante Maggio per far vedere una bella squadra contro i nerazzurri. Mi dispiace per l'infortunio di Cavani e so anche quanto dispiace ad un guerriero come lui non esserci in un match simile. Comunque sarà anche l' occasione per vedere le riserve che hanno bisogno di tempo".
"Aspettiamo di vedere al lavoro - ha aggiunto - Britos, Dzemaili, Donadel sono giocatori che devono avere il tempo di integrarsi e quindi accettiamo anche arrivino delle sconfitte con loro in campo. A fine dicembre, tireremo le somme. Gli infortuni sono incidenti di percorso che possono capitare. Meno male che è rimasto Gargano". Sono 17 anni, gli è stato ricordato, che la compagine partenopea non vince a Milano con l'Inter. "Il 17 è un numero che mi porta bene - ha ripreso il produttore cinematografico - in Champions mi piacerebbe una finale con l'Inter ed in questa competizione tifo sempre per le italiane anche perché si rivaluta il nostro calcio ed i nostri allenatori. Sabato sera mi aspetto il guizzo da Pandev, spero si procuri la sua rivincita contro gli ex". Infine De Laurentiis ha ribadito come chi fa la Champions paghi qualcosa in campionato. "E' un fatto che abbiamo visto con tutte le altre squadre che hanno affrontato le cosi dette piccole tra le quali mi ha colpito il Siena che ha un allenatore napoletano. E poi anche l'AtalantaCi sono giocatori come Denis, Cigarini, Mannini e Calaiò che magari a noi non renderebbero cosi ma che stanno facendo bene e quindi questo dimostra che abbiamo fatto degli ottmi mercati", ha concluso De Laurentiis.