Milano, 7 dicembre 2011
Bayern Monaco battuto 2-0 con gol di Silva e Yaya Touré. Ma la vittoria del Napoli elimina i Citizens dalla Champions
David Silva e Yaya Touré festeggiano il gol del vantaggio.
Il Sottomarino giallo affonda Mancini, per la seconda volta. Nel 2006 la sua Inter venne eliminata dal Villarreal nei quarti di Champions (ricordate il gol-beffa di Arruabarrena al Madrigal?), oggi il suo Manchester City esce dall'Europa che conta, a causa delle notizie che arrivano sempre da lì, dal feudo amarillo di Vila-Real. Stavolta non una sconfitta diretta, perché il City fa il suo dovere contro il Bayern, vincendo una gara senza storia. Ma non basta, e Mancini sapeva di camminare sul ciglio del burrone. Bisognava vincere e sperare nella resistenza degli iberici. L'illusione è durata fino al 20' della ripresa: risultato già saldamente acquisito sulle seconde linee tedesche, e orecchie puntate come radar verso la Spagna. Da dove sono arrivate, una dopo l'altra, le due mitragliate del Napoli. E alla fine, con la sconfitta dello United a Basilea, il dramma si consuma tutto a Manchester, su ambo le sponde.
PARTITA VERA — E' stata gara vera, almeno per un tempo, all'Etihad Stadium. A dispetto della formazione, con in panchina non gente qualunque (Ribery, Muller, Gomez, Lahm), l'atteggiamento del Bayern è quello delle gare che contano. Difesa solida, due mediani di rottura in mezzo e aggressività su ogni pallone. Mancini lascia fuori Balotelli, puntando su Dzeko: alle sue spalle Aguero, Nasri e Silva. Nella prima mezz'ora gli inglesi fanno molto possesso, ma faticano a creare pericoli. Silva e Aguero sono i più vivaci, ma le maglie del Bayern nei metri finali sono strette e chiudono puntualmente si ogni tentativo. L'argentino ci prova di testa, ma manda alto; lo spagnolo segna su punizione ma è giusto annullare per fallo di Lescott su Butt in uscita.
LAMPO DI DAVID — Per la scossa bisogna aspettare il 36', al culmine della miglior fase degli inglesi: fa tutto David Silva, il migliore in campo, che accende la notte di Manchester, trovando un gran sinistro da fuori dopo aver ricevuto il tacco di Dzeko. Lo spagnolo darà filo da torcere a Del Bosque nella scelta dell'undici della Spagna all'Europeo. Sulla scia dell'entusiasmo i Citizens giocano un ottimo finale di tempo e sfiorano il raddoppio con Aguero, che si vede salvare la conclusione sulla linea da Boateng, e con lo stesso Silva, che fa fuori un avversario ma trova la risposta di Butt sul sinistro teso.
GARA CHIUSA — A inizio ripresa, che si apre senza cambi, il gol della sicurezza inglese. Lo segna Yaya Touré, che imposta l'azione e chiude un doppio triangolo, con Aguero e poi Dzeko, che lo mette a tu per tu con Butt. L'ivoriano non sbaglia e al 7' della ripresa i giochi sono fatti: gara chiusa e City qualificato, perché al Madrigal si è ancora sullo 0-0. Ma la gioia dura circa un quarto d'ora, quando arriva il colpo di Inler. Poi, quello di Hamsik, gela definitivamente lo stadio. I gol mancati da Aguero, Silva e Dzeko, l'ingresso di Balotelli, non contano più niente. I volti, in panchina e sulle gradinate, raccontano tutto. Il Manchester City chiuderà la stagione in Europa League.
Bayern Monaco battuto 2-0 con gol di Silva e Yaya Touré. Ma la vittoria del Napoli elimina i Citizens dalla Champions
David Silva e Yaya Touré festeggiano il gol del vantaggio.
Il Sottomarino giallo affonda Mancini, per la seconda volta. Nel 2006 la sua Inter venne eliminata dal Villarreal nei quarti di Champions (ricordate il gol-beffa di Arruabarrena al Madrigal?), oggi il suo Manchester City esce dall'Europa che conta, a causa delle notizie che arrivano sempre da lì, dal feudo amarillo di Vila-Real. Stavolta non una sconfitta diretta, perché il City fa il suo dovere contro il Bayern, vincendo una gara senza storia. Ma non basta, e Mancini sapeva di camminare sul ciglio del burrone. Bisognava vincere e sperare nella resistenza degli iberici. L'illusione è durata fino al 20' della ripresa: risultato già saldamente acquisito sulle seconde linee tedesche, e orecchie puntate come radar verso la Spagna. Da dove sono arrivate, una dopo l'altra, le due mitragliate del Napoli. E alla fine, con la sconfitta dello United a Basilea, il dramma si consuma tutto a Manchester, su ambo le sponde.
PARTITA VERA — E' stata gara vera, almeno per un tempo, all'Etihad Stadium. A dispetto della formazione, con in panchina non gente qualunque (Ribery, Muller, Gomez, Lahm), l'atteggiamento del Bayern è quello delle gare che contano. Difesa solida, due mediani di rottura in mezzo e aggressività su ogni pallone. Mancini lascia fuori Balotelli, puntando su Dzeko: alle sue spalle Aguero, Nasri e Silva. Nella prima mezz'ora gli inglesi fanno molto possesso, ma faticano a creare pericoli. Silva e Aguero sono i più vivaci, ma le maglie del Bayern nei metri finali sono strette e chiudono puntualmente si ogni tentativo. L'argentino ci prova di testa, ma manda alto; lo spagnolo segna su punizione ma è giusto annullare per fallo di Lescott su Butt in uscita.
LAMPO DI DAVID — Per la scossa bisogna aspettare il 36', al culmine della miglior fase degli inglesi: fa tutto David Silva, il migliore in campo, che accende la notte di Manchester, trovando un gran sinistro da fuori dopo aver ricevuto il tacco di Dzeko. Lo spagnolo darà filo da torcere a Del Bosque nella scelta dell'undici della Spagna all'Europeo. Sulla scia dell'entusiasmo i Citizens giocano un ottimo finale di tempo e sfiorano il raddoppio con Aguero, che si vede salvare la conclusione sulla linea da Boateng, e con lo stesso Silva, che fa fuori un avversario ma trova la risposta di Butt sul sinistro teso.
GARA CHIUSA — A inizio ripresa, che si apre senza cambi, il gol della sicurezza inglese. Lo segna Yaya Touré, che imposta l'azione e chiude un doppio triangolo, con Aguero e poi Dzeko, che lo mette a tu per tu con Butt. L'ivoriano non sbaglia e al 7' della ripresa i giochi sono fatti: gara chiusa e City qualificato, perché al Madrigal si è ancora sullo 0-0. Ma la gioia dura circa un quarto d'ora, quando arriva il colpo di Inler. Poi, quello di Hamsik, gela definitivamente lo stadio. I gol mancati da Aguero, Silva e Dzeko, l'ingresso di Balotelli, non contano più niente. I volti, in panchina e sulle gradinate, raccontano tutto. Il Manchester City chiuderà la stagione in Europa League.