L'ira degli esodati esplode a Roma Camusso "il governo ci convochi"
AGI) - Roma, 13 apr. - Sindacati di nuovo uniti in piazza per chiedere una soluzione al problema degli esodati. Lavoratori da tutta Italia hanno partecipato al corteo di protesta a Roma organizzato da Cgil, Cisl e Uil che mettono sotto accusa il "balletto" dei numeri e minacciano nuove mobilitazioni. Dura Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, che chiede al governo "una soluzione previdenziale a tutte le persone che hanno lasciato il lavoro. Se non lo fara', sappia che noi continueremo ad essere nelle piazze e continueremo la nostra mobilitazione". Quanto alla polemica sui numeri "se il governo dovesse confermare che gli esodati sono 75mila non ci resta altra strada che chiedere le dimissioni del presidente dell'Inps" ha affermato la leader sindacale, lamentando "numeri falsi dati nel tentativo di far fallire questa manifestazione".
Le dimissioni di Antonio Mastrapasqua sarebbero necessarie perche' d'istituto ha fornito dati contrastanti con quelli forniti ieri dal governo: "numeri falsi - ha detto Camusso - dati nel tentativo di far fallire questa manifestazione".
BONANNI, FORNERO TOLGA LA TESTA DALLA SABBIA E CI INCONTRI
"Fornero togli la testa dalla sabbia, incontra i sindacati, rispetta i criteri e stabiliscine di nuovi". L'appello e' del segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni
LANDINI, LA RIFORMA VA CONTRO IL LAVORO E I GIOVANI
"Siamo in piazza oggi perche' hanno alzato l'eta' pensionabile, perche' stiamo diventando il paese in Europa con la piu' alta eta' pensionabile e questa e' una cosa contro il lavoro e contro i giovani. Siamo il paese dove le pensioni di anzianita' sono state cancellate e quindi tutti i lavori sono considerati uguali ed e' un altro errore" ha detto il segretario della Fiom Cgil, Maurizio Landini. "E oggi siamo qui - ha aggiunto - perche' addirittura ci sono migliaia di lavoratori che si trovano nella situazione incredibile di essere senza lavoro e senza pensione. E questo perche' - ha ricordato - le imprese e il governo stanno mettendo in discussione gli accordi regolarmente fatti lo scorso anno. Per questa ragione chiediamo che il governo si faccia carico di questo che non e' un problema di numeri ma di persone che hanno dei diritti che vanno garantiti".
GUZZANTI-MARCEGAGLIA IN PIAZZA, "CONTO I MANIFESTANTI"
Pantaloni neri, giacchina rosa chiaro, grosse perle al collo, occhiali. Ha ingannato tanti manifestanti che l'hanno scambiata per Emma Marcegaglia, Sabina Guzzanti, scesa in piazza stamattina per il corteo organizzato da Cgil, Cisl e Uil per protestare contro la riforma delle pensioni e del mercato el lavoro. Guanto di lattice e disinfettante da usare per stringere le mani ai lavoratori, calcolatrice per contarli alla mano, Sabina-Emma ne ha contati 516 e ha commentato "li conto non per sapere quanti sono ma per segnarli nella lista dei licenziamenti. Se non lo facciamo noi, lo Stato e' assente".
Alla provocazione di un manifestante che ha osservato come in qualita' di presidente di Confindustria anche Marcegaglia sia stata licenziata, ha risposto: "Non sono stata licenziata, il mio mandato e' terminato. Ora faro' la mamma anche perche' - ha concluso - il contratto di mia figlia dura altri mesi, poi scade". (AGI) .