Stime Istat sull'andamento dei prezzi delle merci maggiormente acquistate: ad aprile +4,7%, mai così male dal 2008. Boom del prezzo della benzina, che balza a +20% rispetto all'anno scorso. Disoccupazione al 9,7%
Un pensionato su due sotto i mille euro al mese
Vita sempre più cara e portafoglio sempre più leggere per gli italiani. Secondo le prime stime dell'Istat, diffuse lunedì 30 aprile, il rincaro annuo del cosiddetto carrello della spesa, cioè i prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza dai cittadini (dal cibo ai carburanti), è del 4,7% un valore, superiore al tasso d'inflazione (3,3%) e che risulta il più alto da settembre 2008. La parte del leone in questo aumento lo fa la benzina che, rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, è aumentata di ben 20,8%, in forte accelerazione rispetto al 18,6% di marzo, mentre su base mensile sale del 3,1%. Si tratta del rialzo tendenziale più alto almeno dal gennaio del 1996.
Invariato il tasso al consumo - Resta invece stabile, almeno per ora, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività, il cosiddetto Nic, comprensivo dei tabacchi, che registra un aumento dello 0,5% rispetto al mese precedente e del 3,3% nei confronti dell'aprile del 2011. L'inflazione acquisita per il 2012 è pari al 2,7%".
Redditi in Europa sempre più bassi - In controtendenza invece il resto d'Europa dove, stando alle stime di Eurostat, nel mese di Aprile l'inflazione ha segnato un raffreddamento, attestandosi al 2,6% su base annua, rispetto al 2,7% del mese di marzo. L'istituto di ricerca europea, però, sottolinea come i redditi delle famiglie della Ue continuino a scendere, mentre sale il tasso di risparmio. Negli ultimi tre mesi 2011 nella Ue-17 il reddito a disposizione delle famiglie - in termini reali - è sceso dello 0,4% dopo un -0,3% nel terzo trimestre. Allo stesso tempo, il tasso di risparmio è passato dall'11,2% all'11,8% nei 27 e dal 13,5% al 13,7% nei 17.
Disoccupazione al 9,7% - Dati preoccupanti per l'Italia arrivano anche dall'Ilo, l'International Labour Organization, secondo cui disoccupazione in Italia nel
quarto trimestre 2011 ha raggiunto il 9,7%, il tasso più alto dal 2001 ma "il tasso reale potrebbe risultare superiore poiché ai quasi 2,1 milioni di disoccupati si aggiungono 250.000 lavoratori in cig".
Le misure di austerità, ribadisce l'Ilo, "rischiano di alimentare ulteriormente il ciclo di recessione e di rinviare ancora l'inizio della ripresa economica e il risanamento fiscale".