PISTOIA - Ha lottato con il suo assassino Beatrice Ballerini. Ci sono dei graffi sul volto, in particolare sul naso dell'ex marito di Beatrice Ballerini, la donna di 42 anni trovata uccisa giovedì sera nella sua abitazione di Nievole, nelle campagne di Montecatini Terme (Pistoia). È quanto trapela da fonti investigative. Secondo quanto
emerso, agli inquirenti che domandavano all'uomo l'origine di quei graffi, l'ex marito della vittima avrebbe risposto che a provocarglieli è stato il figlio.
A quanto punto c'è grande attesa per gli esami del dna sui lembi di pelle trovati sotto le unghie della vittima. I militari del Ris di Roma hanno trascorso ore sul luogo del delitto, repertando tutto il possibile. Il pm e gli inquirenti hanno chiesto di velocizzare al massimo le analisi e nel giro di 2-3 giorni il test del dna potrebbe essere concluso, e permetterà verosimilmente di individuare l'assassino della donna. Gli inquirenti hanno ascoltato numerose persone in questi giorni, tra amici, famigliari e collehi di lavoro di Beatrice Ballerini. La Procura di Pistoia ha aperto un fascicolo per omicidio, ma al momento non ci sono persone iscritte sul registro degli indagati.
STRANGOLATA CON IL FOULARD È stata colpita a calci e pugni e poi strangolata con il foulard che aveva al collo. Sono i particolari che emergono dalle analisi sul corpo di Beatrice Ballerini, la donna di 42 anni trovata uccisa giovedì sera nella sua abitazione di Nievole, nelle campagne di Montecatini Terme (Pistoia). Secondo quanto ricostruito, la donna avrebbe ricevuto dei pugni sul viso, in particolare sulla fronte, e botte anche sul resto del corpo. La donna ha lottato contro il suo assassino, come testimoniano i lembi di pelle trovati sotto le sue unghie. Il killer l'ha poi strangolata con il foulard che Beatrice indossava. Secondo quanto spiegato, la stanza del casolare in cui è stato ritrovato il suo corpo privo di vita era stata messa a soqquadro. L'ipotesi degli investigatori è che si sia trattato di una messinscena per sviare le indagini da parte dell'assassino, che voleva far credere che la vittima fosse rimasta uccisa nel corso di un tentativo di rapina. Invece, come è stato acertato dai carabinieri, non
ci sono segni di effrazione nè alle porte nè alle finestre della casa è segno che la 42enne conosceva il suo killer, e gli ha aperto la porta.Beatrice Ballerini aveva un appuntamento con il ex marito. Secondo quanto riferito dall'uomo, si sono visti e poi lui se n'è andato, si è recato a prendere i figli (un bambino di 7 anni e una bimba di 10)
all'uscita da scuola, e li ha riportati ai nonni, ai genitori di lei, alle 21.30, nella loro abitazione di Campi Bisenzio (Firenze). Beatrice avrebbe dovuto andare a cena intorno alle 20 con degli amici, ma è stata rinvenuta cadavere dal padre e dal fratello verso le 22. Le indagini dei carabinieri si stanno concentrando anche sulle celle agganciate dal telefonino dell'ex marito della vittima, e sugli orari di passaggio dell'auto dell'uomo ai caselli autostradali tra Montecatini Terme e la provincia di Firenze.
L'ALLARME Ma non la vedevano arrivare, non rispondeva sul telefono cellulare e così hanno avvisato la famiglia, cioè i genitori con cui vive a Campi Bisenzio (Firenze) da quando si è separata dal marito. Il padre e il fratello Lorenzo sono andati a colpo sicuro nella casa di Bolognola, un pugno di edifici rurali abbarbicati sulla collina della Val di Nievole. Il casolare, in pietra, non ha segni di effrazione e molto facilmente Beatrice Ballerini ha aperto al suo assassino. L'autopsia svolta oggi pomeriggio a Pistoia ha confermato che la donna è stata uccisa: ci sono segni di strangolamento, ferite al capo - come fossero prcurate da un corpo contundente o cadendo contro qualcosa di sporgente - e graffi al volto. Elementi, specie quest'ultimo, che mostrerebbero una difesa della donna. Tanto che in ambienti investigativi non si esclude che la donna abbia ferito l'assassino, a questo punto individuabile anche per questo. E una svolta nelle indagini è attesa nelle prossime ore. Da ieri sera fino a oggi, il pm Claudio Curreli e gli investigatori dei carabinieri hanno sentito molte persone, anche durante la notte.
LE INDAGINI Al vaglio ci sono i racconti di tutto il reticolo familiare di Beatrice Ballerini, a partire dall'ex marito con cui - così ha riferito il fratello della donna - avrebbe dovuto incontrarsi nella casa di Bolognola, come spiegato dalla stessa vittima ai familiari. L'uomo, un imprenditore della Val di Nievole, ai carabinieri avrebbe detto di essersi visto con l'ex moglie nel primo pomeriggio e di esser venuto via dal casolare con la moglie ancora viva, quindi di essere andato a prendere i bambini a scuola e di aver trascorso con loro il pomeriggio. Mentre ci sarebbe una testimone che avrebbe detto di aver visto la vittima tra le 17 e le 18. Beatrice Ballerini non abitava più nella casa di Nievole - ora in vendita - da quasi un anno e aveva portato via con sè i bambini andando a vivere con i genitori a Campi. Il fratello della donna ha raccontato che l'ultimo anno era stato un periodo molto difficile per la sorella a causa delle numerose liti in seguito alla separazione con il marito.
TRACCE DI PELLE SOTTO LE UNGHIE Molto probabilmente sarà l'esito dell'esame del Dna a contribuire a svelare l'identità dell' assassino, o degli assassini, di Beatrice Ballerini. Sotto le unghie della donna, infatti, sarebbero state trovate tracce di pelle. Per tutta la mattinata di oggi si è svolto il vertice operativo degli inquirenti dei carabinieri, coordinato dal Pm Claudio Curreli. Si lavora a 360 gradi contro ignoti, senza che nessuna ipotesi sia esclusa. Intanto, dopo l'autopsia, la salma di Beatrice non è più a disposizione dell'autorità giudiziaria. I familiari, residenti a Campi Bisenzio, potranno così organizzare il funerale.
emerso, agli inquirenti che domandavano all'uomo l'origine di quei graffi, l'ex marito della vittima avrebbe risposto che a provocarglieli è stato il figlio.
STRANGOLATA CON IL FOULARD È stata colpita a calci e pugni e poi strangolata con il foulard che aveva al collo. Sono i particolari che emergono dalle analisi sul corpo di Beatrice Ballerini, la donna di 42 anni trovata uccisa giovedì sera nella sua abitazione di Nievole, nelle campagne di Montecatini Terme (Pistoia). Secondo quanto ricostruito, la donna avrebbe ricevuto dei pugni sul viso, in particolare sulla fronte, e botte anche sul resto del corpo. La donna ha lottato contro il suo assassino, come testimoniano i lembi di pelle trovati sotto le sue unghie. Il killer l'ha poi strangolata con il foulard che Beatrice indossava. Secondo quanto spiegato, la stanza del casolare in cui è stato ritrovato il suo corpo privo di vita era stata messa a soqquadro. L'ipotesi degli investigatori è che si sia trattato di una messinscena per sviare le indagini da parte dell'assassino, che voleva far credere che la vittima fosse rimasta uccisa nel corso di un tentativo di rapina. Invece, come è stato acertato dai carabinieri, non
ci sono segni di effrazione nè alle porte nè alle finestre della casa è segno che la 42enne conosceva il suo killer, e gli ha aperto la porta.Beatrice Ballerini aveva un appuntamento con il ex marito. Secondo quanto riferito dall'uomo, si sono visti e poi lui se n'è andato, si è recato a prendere i figli (un bambino di 7 anni e una bimba di 10)
all'uscita da scuola, e li ha riportati ai nonni, ai genitori di lei, alle 21.30, nella loro abitazione di Campi Bisenzio (Firenze). Beatrice avrebbe dovuto andare a cena intorno alle 20 con degli amici, ma è stata rinvenuta cadavere dal padre e dal fratello verso le 22. Le indagini dei carabinieri si stanno concentrando anche sulle celle agganciate dal telefonino dell'ex marito della vittima, e sugli orari di passaggio dell'auto dell'uomo ai caselli autostradali tra Montecatini Terme e la provincia di Firenze.
L'ALLARME Ma non la vedevano arrivare, non rispondeva sul telefono cellulare e così hanno avvisato la famiglia, cioè i genitori con cui vive a Campi Bisenzio (Firenze) da quando si è separata dal marito. Il padre e il fratello Lorenzo sono andati a colpo sicuro nella casa di Bolognola, un pugno di edifici rurali abbarbicati sulla collina della Val di Nievole. Il casolare, in pietra, non ha segni di effrazione e molto facilmente Beatrice Ballerini ha aperto al suo assassino. L'autopsia svolta oggi pomeriggio a Pistoia ha confermato che la donna è stata uccisa: ci sono segni di strangolamento, ferite al capo - come fossero prcurate da un corpo contundente o cadendo contro qualcosa di sporgente - e graffi al volto. Elementi, specie quest'ultimo, che mostrerebbero una difesa della donna. Tanto che in ambienti investigativi non si esclude che la donna abbia ferito l'assassino, a questo punto individuabile anche per questo. E una svolta nelle indagini è attesa nelle prossime ore. Da ieri sera fino a oggi, il pm Claudio Curreli e gli investigatori dei carabinieri hanno sentito molte persone, anche durante la notte.
LE INDAGINI Al vaglio ci sono i racconti di tutto il reticolo familiare di Beatrice Ballerini, a partire dall'ex marito con cui - così ha riferito il fratello della donna - avrebbe dovuto incontrarsi nella casa di Bolognola, come spiegato dalla stessa vittima ai familiari. L'uomo, un imprenditore della Val di Nievole, ai carabinieri avrebbe detto di essersi visto con l'ex moglie nel primo pomeriggio e di esser venuto via dal casolare con la moglie ancora viva, quindi di essere andato a prendere i bambini a scuola e di aver trascorso con loro il pomeriggio. Mentre ci sarebbe una testimone che avrebbe detto di aver visto la vittima tra le 17 e le 18. Beatrice Ballerini non abitava più nella casa di Nievole - ora in vendita - da quasi un anno e aveva portato via con sè i bambini andando a vivere con i genitori a Campi. Il fratello della donna ha raccontato che l'ultimo anno era stato un periodo molto difficile per la sorella a causa delle numerose liti in seguito alla separazione con il marito.
TRACCE DI PELLE SOTTO LE UNGHIE Molto probabilmente sarà l'esito dell'esame del Dna a contribuire a svelare l'identità dell' assassino, o degli assassini, di Beatrice Ballerini. Sotto le unghie della donna, infatti, sarebbero state trovate tracce di pelle. Per tutta la mattinata di oggi si è svolto il vertice operativo degli inquirenti dei carabinieri, coordinato dal Pm Claudio Curreli. Si lavora a 360 gradi contro ignoti, senza che nessuna ipotesi sia esclusa. Intanto, dopo l'autopsia, la salma di Beatrice non è più a disposizione dell'autorità giudiziaria. I familiari, residenti a Campi Bisenzio, potranno così organizzare il funerale.
