”Siamo saliti in quattro, e Poonam si è seduta nel mezzo, in una delle due postazioni centrali. Ad un certo punto i suoi sci si sono incrociati con quelli della ragazza vicina, si è sbilanciata ed è scivolata. Abbiamo cercato di trattenerla per la tuta, ma è stato inutile”. Così i compagni di gita raccontano l’incidente che venerdì 22 febbraio, su una seggiovia a Claviere (Torino), è costato la vita alla studentessa inglese di 13 anni Poonam Bhattal.
La loro testimonianza è stata raccolta dagli agenti del commissariato di polizia di Bardonecchia che stanno cercando di fare luce sulla tragedia. Si cerca di capire se l’incidente poteva essere evitato. Il manovratore, ascoltato dai poliziotti, è stato categorico: ”Ho seguito l’imbarco dei ragazzi e sembrava tutto a posto”. Ma sono i tempi del suo intervento che necessitano un approfondimento.
L’uomo si era allontanato di qualche passo per fumare una sigaretta e ha sentito delle urla: è corso, ha visto la ragazzina pencolare nel vuoto e ha fermato l’impianto come da procedura. Quando la ragazzina ha perso l’equilibrio, la seggiovia era a circa due metri dal suolo innevato; una manciata di interminabili secondi è bastata per farle raggiungere i sei metri, l’altezza dalla quale Poonam è precipitata. In procura, a Torino, il pm Raffaele Guariniello ha aperto un fascicolo per omicidio colposo ma non ha indagato nessuno.
Uno dei primi passi è stato affidare a un ingegnere del Politecnico una consulenza che, fra le altre cose, verifichi la funzionalità dell’impianto di risalita. In poche ore il magistrato ha ricevuto numerose segnalazioni di incidenti analoghi avvenuti in altre località sciistiche italiane e anche all’estero, e adesso vuole vederci chiaro. La seggiovia ‘Col Boeuf’, gestita dalla francese Remontes Mecaniques Montgenevre, collega i pendii dell’Alta Valle di Susa con le piste del comprensorio del Montgenevre, in territorio transalpino.
Funziona in base a un regolamento francese, approvato dalla Prefettura di Gap, ma parte dall’Italia, e Guariniello intende sciogliere anche questo nodo burocratico. L’impianto non è stato messo sotto sequestro e ha ripreso regolarmente a funzionare. Nelle stesse ore in cui i familiari di Poonam sono arrivata in Valle di Susa: ”Vogliamo capire cosa è successo”, hanno detto alle persone che hanno contattato, facendo sapere di non avere nulla in contrario all’autopsia.
Il sindaco di Claviere, Franco Capra, rinfocola la polemica sui servizi di soccorso di questa landa di frontiera: la ragazza è stata portata all’ospedale di Susa, distante una quarantina di chilometri, invece che a Briancon, la prima cittadina francese dopo il confine, più vicina e che si raggiunge superando i tornanti del passo del Monginevro.
”Bisognerebbe ripristinare la convenzione che c’era durante le Olimpiadi del 2006. Forse per la turista non cambiava nulla. Ma per il futuro potrebbe essere importante”. Gli inquirenti, comunque, non ritengono che ci siano stati ritardi nei soccorsi, avvenuti in ambulanza perché il maltempo ha impedito all’elicottero del 118 di decollare.
L’uomo si era allontanato di qualche passo per fumare una sigaretta e ha sentito delle urla: è corso, ha visto la ragazzina pencolare nel vuoto e ha fermato l’impianto come da procedura. Quando la ragazzina ha perso l’equilibrio, la seggiovia era a circa due metri dal suolo innevato; una manciata di interminabili secondi è bastata per farle raggiungere i sei metri, l’altezza dalla quale Poonam è precipitata. In procura, a Torino, il pm Raffaele Guariniello ha aperto un fascicolo per omicidio colposo ma non ha indagato nessuno.
Uno dei primi passi è stato affidare a un ingegnere del Politecnico una consulenza che, fra le altre cose, verifichi la funzionalità dell’impianto di risalita. In poche ore il magistrato ha ricevuto numerose segnalazioni di incidenti analoghi avvenuti in altre località sciistiche italiane e anche all’estero, e adesso vuole vederci chiaro. La seggiovia ‘Col Boeuf’, gestita dalla francese Remontes Mecaniques Montgenevre, collega i pendii dell’Alta Valle di Susa con le piste del comprensorio del Montgenevre, in territorio transalpino.
Funziona in base a un regolamento francese, approvato dalla Prefettura di Gap, ma parte dall’Italia, e Guariniello intende sciogliere anche questo nodo burocratico. L’impianto non è stato messo sotto sequestro e ha ripreso regolarmente a funzionare. Nelle stesse ore in cui i familiari di Poonam sono arrivata in Valle di Susa: ”Vogliamo capire cosa è successo”, hanno detto alle persone che hanno contattato, facendo sapere di non avere nulla in contrario all’autopsia.
Il sindaco di Claviere, Franco Capra, rinfocola la polemica sui servizi di soccorso di questa landa di frontiera: la ragazza è stata portata all’ospedale di Susa, distante una quarantina di chilometri, invece che a Briancon, la prima cittadina francese dopo il confine, più vicina e che si raggiunge superando i tornanti del passo del Monginevro.
”Bisognerebbe ripristinare la convenzione che c’era durante le Olimpiadi del 2006. Forse per la turista non cambiava nulla. Ma per il futuro potrebbe essere importante”. Gli inquirenti, comunque, non ritengono che ci siano stati ritardi nei soccorsi, avvenuti in ambulanza perché il maltempo ha impedito all’elicottero del 118 di decollare.
