Silvio Berlusconi, il 18 aprile 2013. (Alberto Pizzoli, Afp)
La corte d’appello di Milano ha confermato la condanna in primo grado a quattro anni per frode fiscale a carico di Silvio Berlusconi nel processo Mediaset.
Tra le pene accessorie previste per Berlusconi c’è l’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni, e quella dalle cariche societarie per tre anni. Tre dei quattro anni per i quali l’ex presidente del consiglio è stato condannato sono coperti dall’indulto.
Il processo Mediaset è uno dei procedimenti giudiziari a carico di Silvio Berlusconi. L’inchiesta, nata da un filone del processo All Iberian, riguarda la compravendita di diritti televisivi da parte di Mediaset attraverso società offshore, riconducibili al gruppo di Berlusconi.
Silvio Berlusconi è accusato di appropriazione indebita, frode fiscale e falso in bilancio. Secondo il tribunale, Mediaset comprava diritti di film girati negli Stati Uniti attraverso società offshore, che a loro volta li cedevano ad altre società gemelle, facendo lievitare il prezzo a ogni passaggio. Questo processo permetteva alla società di nascondere dei fondi neri.
Ora Berlusconi potrebbe ricorrere in cassazione, spiega Associated Press. Il processo, cominciato nel 2006, potrebbe inoltre essere annullato per un conflitto di attribuzione tra i poteri dello stato, che è al vaglio della corte costituzionale. Nel 2010, durante un’udienza del processo di primo grado, è stato negato il legittimo impedimento a Silvio Berlusconi, che all’epoca era presidente del consiglio. Il verdetto della corte costituzionale è atteso per giugno.
Tra le pene accessorie previste per Berlusconi c’è l’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni, e quella dalle cariche societarie per tre anni. Tre dei quattro anni per i quali l’ex presidente del consiglio è stato condannato sono coperti dall’indulto.
Il processo Mediaset è uno dei procedimenti giudiziari a carico di Silvio Berlusconi. L’inchiesta, nata da un filone del processo All Iberian, riguarda la compravendita di diritti televisivi da parte di Mediaset attraverso società offshore, riconducibili al gruppo di Berlusconi.
Silvio Berlusconi è accusato di appropriazione indebita, frode fiscale e falso in bilancio. Secondo il tribunale, Mediaset comprava diritti di film girati negli Stati Uniti attraverso società offshore, che a loro volta li cedevano ad altre società gemelle, facendo lievitare il prezzo a ogni passaggio. Questo processo permetteva alla società di nascondere dei fondi neri.
Ora Berlusconi potrebbe ricorrere in cassazione, spiega Associated Press. Il processo, cominciato nel 2006, potrebbe inoltre essere annullato per un conflitto di attribuzione tra i poteri dello stato, che è al vaglio della corte costituzionale. Nel 2010, durante un’udienza del processo di primo grado, è stato negato il legittimo impedimento a Silvio Berlusconi, che all’epoca era presidente del consiglio. Il verdetto della corte costituzionale è atteso per giugno.