La Spagna travolge Tahiti nella seconda partita del girone B della Confederations Cup e ipoteca la qualificazione alla semifinale. Al Maracanà di Rio de Janeiro finisce 10-0 per i campioni del mondo di Del Bosque, che chiudono il primo tempo sul 4-0 (fino al 31' il match rimane sull'1-0) e dilagano nella ripresa. Fernando Torres calcia alto un rigore (78') ma può gustarsi il poker personale. I marcatori: Torres (4), Villa (3), Silva (2) e Mata.
LA PARTITA
Impegno onorato fino alla fine, senza numeri da circo per le telecamere né "torelli" a centrocampo. Se Tahiti, comunque grintosa, può uscire dal campo a testa alta, lo stesso si può dire per la Spagna. Si parte, prima dell'inizio, con le collane portate in dono dai giocatori di Tahiti agli spagnoli. Una per ciascuno, emblema dello spirito festoso con cui i polinesiani affrontano questa Confederations. Dopo cinque minuti il nome di Torres compare per la prima volta nel tabellino: scambio con Mata, destro sul primo palo e Spagna subito avanti 1-0. Ogni speranza di assistere a un'audace resistenza di Tahiti, a questo punto, sembra già morta. Non è così, invece, e non lo sarà almeno per mezz'ora.
La squadra di Etaeta combatte con orgoglio costringendo i campioni del mondo a ripetuti errori sulle trequarti. I dieci cambi di Del Bosque rispetto all'esordio con l'Uruguay (l'unico reduce è Ramos) generano un po' di confusione nelle Furie Rosse, mentre le 137 posizioni di divario nel ranking Fifa inducono gli iberici a giocare sottoritmo e con un po' di sufficienza. Fino al 31', dunque, resiste l'1-0. Tra le ovazioni (quando attacca Tahiti) e i fischi (quando la palla è degli spagnoli) del Maracanà. Poi, dopo il 2-0 di Silva (inserimento da dietro e piatto sinistro all'angolino), la difesa altissima di Tahiti perde la bussola e il match diventa un'esibizione crudele. Torres, minuto 33, scatta sul filo del fuorigioco, supera il portiere e infila a porta vuota; Villa si sblocca al 39' su servizio di Silva e replica a inizio ripresa (49') grazie a un preciso assist da sinistra di Monreal.
La Spagna, pur senza mai premere fino in fondo, dà un senso al match cercando sempre la porta. Torres infila la tripletta dopo una discesa di Navas (57'), Villa fa lo stesso sfruttando uno svarione del portiere (64') mentre Matatimbra il provvisorio 8-0 con un destro da centro area (66'). Il secondo tempo, in sostanza, ha tutte le sembianze delle amichevoli estive dei nostri club di Serie A, quando di fronte si ritrovano delle rappresentative regionali. Il risultato bello tondo arriva grazie al poker di Torres (poco dopo aver calciato alto un rigore) e al bis di Silva. Il record di Australia-Samoa Americane (31-0 l'11 aprile 2001), comunque, rimane sempre al sicuro.
Impegno onorato fino alla fine, senza numeri da circo per le telecamere né "torelli" a centrocampo. Se Tahiti, comunque grintosa, può uscire dal campo a testa alta, lo stesso si può dire per la Spagna. Si parte, prima dell'inizio, con le collane portate in dono dai giocatori di Tahiti agli spagnoli. Una per ciascuno, emblema dello spirito festoso con cui i polinesiani affrontano questa Confederations. Dopo cinque minuti il nome di Torres compare per la prima volta nel tabellino: scambio con Mata, destro sul primo palo e Spagna subito avanti 1-0. Ogni speranza di assistere a un'audace resistenza di Tahiti, a questo punto, sembra già morta. Non è così, invece, e non lo sarà almeno per mezz'ora.
La squadra di Etaeta combatte con orgoglio costringendo i campioni del mondo a ripetuti errori sulle trequarti. I dieci cambi di Del Bosque rispetto all'esordio con l'Uruguay (l'unico reduce è Ramos) generano un po' di confusione nelle Furie Rosse, mentre le 137 posizioni di divario nel ranking Fifa inducono gli iberici a giocare sottoritmo e con un po' di sufficienza. Fino al 31', dunque, resiste l'1-0. Tra le ovazioni (quando attacca Tahiti) e i fischi (quando la palla è degli spagnoli) del Maracanà. Poi, dopo il 2-0 di Silva (inserimento da dietro e piatto sinistro all'angolino), la difesa altissima di Tahiti perde la bussola e il match diventa un'esibizione crudele. Torres, minuto 33, scatta sul filo del fuorigioco, supera il portiere e infila a porta vuota; Villa si sblocca al 39' su servizio di Silva e replica a inizio ripresa (49') grazie a un preciso assist da sinistra di Monreal.
La Spagna, pur senza mai premere fino in fondo, dà un senso al match cercando sempre la porta. Torres infila la tripletta dopo una discesa di Navas (57'), Villa fa lo stesso sfruttando uno svarione del portiere (64') mentre Matatimbra il provvisorio 8-0 con un destro da centro area (66'). Il secondo tempo, in sostanza, ha tutte le sembianze delle amichevoli estive dei nostri club di Serie A, quando di fronte si ritrovano delle rappresentative regionali. Il risultato bello tondo arriva grazie al poker di Torres (poco dopo aver calciato alto un rigore) e al bis di Silva. Il record di Australia-Samoa Americane (31-0 l'11 aprile 2001), comunque, rimane sempre al sicuro.