Il Milan sbarca a Torino per l'anticipo serale e lo spauracchio dei difensori bianconeri è rappresentato dal grande ex: Zlatan Ibrahimovic. Il fuoriclasse svedese ha trascorso due anni sotto la Mole, dal 2004 al 2006, quando sulla panchina bianconera sedeva Fabio Capello, vincendo due scudetti cancellati dalla giustizia sportiva. Lasciata la Vecchia Signora per vestire la maglia dell’Inter, Ibra contro i bianconeri non è mai riuscito ad esprimersi al meglio: le sue prestazioni sono state spesso deludenti. Ha segnato un solo gol alla Juve, in questo campionato, tra l’altro inutile nella sconfitta 2-1 subita dal Milan a San Siro; deve però ancora sfatare un tabù, a Torino non ha ancora lasciato il segno. L’ennesima occasione arriverà stasera quando al suo fianco ci sarà Pato, confermato dopo l’ottima prova contro il Napoli. Ma la Juventus non può permettersi altri passi falsi dopo aver subito due sconfitte consecutive. Il presidente Andrea Agnelli è stato chiaro: non tollererà altre figuracce e il primo a rischiare è il tecnico Delneri, che punta su Matri. L’attaccante lodigiano, cresciuto proprio nelle giovanili del Milan, ha debuttato in serie A con la maglia rossonera nel maggio 2003 a Piacenza, pochi giorni prima che la squadra di Ancelotti conquistasse la Champions League nella finale di Manchester, e cercherà di dare un dispiacere alla sua vecchia squadra.