Da ieri Arnaud de Puyfontaine, ceo di Vivendi, è anche vicepresidente di Telecom Italia. Una nomina deliberata dal cda del gruppo di telecomunicazioni che non prevede deleghe, ma che ha un grande valore simbolico. La "stretta" del colosso francese su Telecom si è fatta via via più evidente e da dicembre a oggi Vivendi ha accelerato la sua marcia sull'azienda italiana, un'accelerazione cominciata più o meno quando nella partita ha fatto capolino il finanziere Xavier Niel.
De Puyfontaine ha esordito nel board del colosso tlc italiano proprio lo scorso dicembre ed è stato anche designato all'interno del comitato nomine e remunerazione del gruppo. A proposito del comitato, ieri, come ha confermato il presidente di Telecom Giuseppe Recchi, il board ha fatto il punto sugli aspetti della governance e ha approvato la relazione sulla remunerazione in vista dell'assemblea. Il cda, ha aggiunto Recchi, ha anche deciso di posticipare la successiva riunione dei consiglieri dal 5 al 13 maggio (quando saranno anche presentati i conti del primo trimestre).
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De Puyfontaine ha esordito nel board del colosso tlc italiano proprio lo scorso dicembre ed è stato anche designato all'interno del comitato nomine e remunerazione del gruppo. A proposito del comitato, ieri, come ha confermato il presidente di Telecom Giuseppe Recchi, il board ha fatto il punto sugli aspetti della governance e ha approvato la relazione sulla remunerazione in vista dell'assemblea. Il cda, ha aggiunto Recchi, ha anche deciso di posticipare la successiva riunione dei consiglieri dal 5 al 13 maggio (quando saranno anche presentati i conti del primo trimestre).
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