Ne hanno trovato solo i resti. Ossa, denti, parti di carne bruciata. E' tutto quello che rimaneva di Stefan Ramin, un turista 40enne di Amburgo, in Germania, scomparso lo scorso settembre sulla remota isola di Nuku Hiva nella Polinesia francese. Secondo la polizia locale, quei resti raccontano una storia terrificante: Ramin sarebbe stato mangiato da cannibali.
Il racconto della fidanzata Heike Dorsch al Telegraph mette i brividi: il fidanzato era andato a fare una gita con una guida locale, chiamata Henri Haiti. "Haiti è tornato", racconta lei, "e ha detto che Stefan s'era fatto male. Quando gli ho chiesto di tornare indietro con lui per andare a cercarlo, lui mi ha attaccato e mi ha legata a un albero. Poi è scappato". La guida non è più stata trovata, nonostante una caccia all'uomo fatta scattare sull'isola.Quella caccia all'uomo ha portato però alla scoperta dei resti di Ramin, in un accampamento posticcio, accanto a un focolare ormai spento. Secondo la ricostruzione fatta dal quotidiano tedesco Bild, gli inquirenti sono convinti che l'uomo sia stato prima parzialmente sepolto, poi divorato, e i suoi resti sarebbero stati trovati insieme a quelli di alcuni animali.
Alcune fonti locali, però, tentano di smentire che l'uomo sia stato mangiato da cannibali. Il sindaco ha detto al quotidiano Nouvelles de Tahiti che gli abitanti dell'isola sono "imbarazzati e infuriati" per la notizia. E Alex du Prel, un giornalista, ha detto che il cannibalismo non viene più praticato nell'isola da oltre cento anni. "Fidatevi", ha scritto, "la popolazione mangerebbe cani, piuttosto che divorare un essere umano. La civilizzazione francese ha insegnato agli isolani a mangiare cheeseburgers e cibo in scatola, non persone. Senza contare che i maiali selvatici della zona sono molto più saporiti di qualunque essere umano".
Il racconto della fidanzata Heike Dorsch al Telegraph mette i brividi: il fidanzato era andato a fare una gita con una guida locale, chiamata Henri Haiti. "Haiti è tornato", racconta lei, "e ha detto che Stefan s'era fatto male. Quando gli ho chiesto di tornare indietro con lui per andare a cercarlo, lui mi ha attaccato e mi ha legata a un albero. Poi è scappato". La guida non è più stata trovata, nonostante una caccia all'uomo fatta scattare sull'isola.Quella caccia all'uomo ha portato però alla scoperta dei resti di Ramin, in un accampamento posticcio, accanto a un focolare ormai spento. Secondo la ricostruzione fatta dal quotidiano tedesco Bild, gli inquirenti sono convinti che l'uomo sia stato prima parzialmente sepolto, poi divorato, e i suoi resti sarebbero stati trovati insieme a quelli di alcuni animali.
Alcune fonti locali, però, tentano di smentire che l'uomo sia stato mangiato da cannibali. Il sindaco ha detto al quotidiano Nouvelles de Tahiti che gli abitanti dell'isola sono "imbarazzati e infuriati" per la notizia. E Alex du Prel, un giornalista, ha detto che il cannibalismo non viene più praticato nell'isola da oltre cento anni. "Fidatevi", ha scritto, "la popolazione mangerebbe cani, piuttosto che divorare un essere umano. La civilizzazione francese ha insegnato agli isolani a mangiare cheeseburgers e cibo in scatola, non persone. Senza contare che i maiali selvatici della zona sono molto più saporiti di qualunque essere umano".