Ceffoni, pugni e calci, a volte sferrati anche nelle parti intime di piccoli alunni innocenti. È la pesante accusa a carico di una insegnante della scuola materna di via Tagliamento a Squinzano, nel salento. La donna, di mezza età e nubile, è indagata dalla Procura di Lecce per maltrattamenti e abuso dei mezzi di disciplina.
L'indagine è stata avviata dopo la denuncia ai carabinieri da parte di alcuni genitori dei bimbi che sarebbero stati maltrattati, allarmati dai comportamenti irrituali che i piccoli avevano di rientro a casa: nervosismo, pianto immotivato, difficoltà a dormire, la pipì fatta addosso e anche segni inequivocabili – hanno raccontato agli investigatori – sul volto e sul corpo di graffi, lividi ed ematomi.
Tre gli esposti finora presentati all'autorità giudiziaria. In una circostanza, secondo una denuncia, la maestra avrebbe colpito un bimbo di tre anni con un calcio ai testicoli, causando lesioni tali da richiedere il ricovero del piccolo in ospedale. La maestra in questi giorni è a casa, ufficialmente in malattia, ma secondo indiscrezioni le sarebbe stato imposto dalla direzione scolastica un periodo di ferie dopo l'apertura dell'inchiesta penale.